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Controlli antidroga, studenti protestano nelle scuole e in Comune

Il Cas chiude gli ingressi degli istituti con catene e lucchetti. Blitz degli Studenti Medi Autorganizzati nell’ufficio dell’assessore alla Legalità.

11 Marzo 2016 - 18:01

Azione al Laura Bassi (foto fb Cas)Doppia protesta stamattina in seguito ai controlli antidroga di questi giorni nelle scuole secondarie. In alcune scuole, tra cui il “Laura Bassi“, gli studenti del Cas hanno chiuso l’entrata con catena, lucchetto e silicone e affisso tazebao con scritte come “Fuori gli sbirri dalle scuole, no alla militarizzazione”.

“Abbiamo sentito la necessità di prendere una forte posizione – scrive il collettivo su Facebook – contro queste pratiche che ledono la serenità che dovrebbe regnare in un ambiente di produzione di saperi. Così abbiamo chiuso l’entrata di quelle scuole con catene e abbiamo attaccato tazebao che riportano un rifiuto netto alle forze di polizia nelle scuole. Ci servono fondi, non sbirri!”. La procura ha tempestivamente fatto sapere di aver aperto un fascicolo contro ignoti per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio.

In azione anche gli Studenti medi autorganizzati (Sma), con un blitz con megafono e striscione (“Per una scuola libera da intimidazioni e repressione”) a Palazzo d’Accursio, nell’ufficio dell’assessore alla Legalità (in quel momento assente). Secondo il collettivo, il tema delle sostanze psicotrope non si può affrontare “nascondendo la polvere sotto il tappeto e parlando di legalità. Riteniamo assurde le affermazioni dell’assessore Monti, che sostiene che i controlli nelle scuole sono un metodo di prevenzione”.