Acabnews Bologna

“Contro le privatizzazioni, contro il Ttip”

Presidio davanti alla sede di Hera, oggi pomeriggio, effettuato dal Coordinamento dei Comitati acqua pubblica dell’Emilia-Romagna.

15 Novembre 2014 - 18:31

acqua“Contro le privatizzazioni dei beni comuni e gli aumenti delle bollette, contro i trattati internazionali (Tttip), per la ripubblicizzazione del servizio idrico e del ciclo dei rifiuti“. Sono le ragioni del presidio che il Coordinamento dei Comitati acqua pubblica dell’Emilia-Romagna ha effettuato questo pomeriggio davanti alla sede di Hera, in viale Berti Pichat, a Bologna. “Il governo, dapprima con lo SbloccaItalia e ora con la legge di stabilità, vuole avviare un nuovo ciclo di privatizzazioni del servizio idrico e dei servizi pubblici essenziali”, afferma il Coordinamento. “Lo si vuol fare attraverso un processo di aggregazione-fusioni, in base al quale le grandi aziende quotate in Borsa ( A2A, Acea, Iren e Hera) assorbirebbero le aziende di dimensione mediopiccole. Tutto ciò viene reso “obbligato” perché la legge di stabilità dispone che i proventi che i Comuni incassano dalle vendite delle quote azionarie delle società potranno essere utilizzati al di fuori dei vincoli del patto di stabilità”.

Proseguono i Comitati: “Sono già numerosi i comuni che per fare cassa intendono cedere i propri pacchetti azionari, sancendo nei fatti la privatizzazione. Le privatizzazioni significano ulteriori incrementi tariffari, peggioramento della qualità del servizio, calo dell’occupazione, diminuzione degli investimenti. Tutto ciò come conseguenza dell’avere come obiettivo quello di fare i profitti sull’acqua e sui servizi pubblici essenziali, in cui le grandi aziende quotate in Borsa sono in prima linea. Anziché privatizzare, negando l’esito del referendum di 3 anni fa, è possibile ripubblicizzare il servizio idrico e il ciclo dei rifiuti, a partire da Hera e Iren: su questo chiediamo che si pronuncino anche i candidati alle prossime elezioni regionali del 23 novembre. Proponiamo quindi ai cittadini/e, ai lavoratori e alle lavoratrici di Hera ed Iren e a tutti i movimenti, associazioni, comitati, sindacati, forze politiche di costruire una campagna generale contro la liquidazione del patrimonio pubblico, dell’acqua, dei servizi pubblici, dei diritti del lavoro e contro la mercificazione delle persone e dell’ambiente”.