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“Contro il carovita soldi alle famiglie”, presidio al Comune e corteo

La manifestazione promossa da Plata è partita dalla sede municipale di piazza Liber Paradisus: “Gli stanziamenti del governo Draghi vengano dirottati su chi è in difficoltà economica perché non debba scegliere tra il distacco delle utenze o lo sfratto per morosità”.

09 Aprile 2022 - 19:19

“Gas + 80%, luce +120%, benzina 2.30 euro al litro, pane/pasta +24%. Aumenti che in poche settimane hanno toccato il 120%, bollette spropositate di fronte a stipendi rimasti invariati se non in fase di logoramento, 920 euro per due mesi di luce e gas di fronte, nel migliore dei casi, ad uno stipendio di 1.000 euro e una famiglia di mantenere. Questa la situazione che molte famiglie si stanno trovando a vivere. Il Governo Draghi nel frattempo prova a calmierare la situazione con uno stanziamento di 16 miliardi, briciole, elargite con priorità ad aziende e multinazionali. Questi soldi devono essere immediatamente dirottati sui conti correnti delle famiglie che da questo mese non riusciranno più a pagare e che si ritroveranno di fronte all’unica soluzione proposta dalle multiutility dell’energia di rateizzazione delle bollette per evitare il distaccamento delle utenze”. Queste le motivazione della protesta promossa oggi pomeriggio da Plat, con un presidio davanti alla sede del Comune in piazza Liber Paradisus e un corteo per le strade della Bolognina.

Proseguono le attiviste e gli attivisti: “Multiutility come Hera compartecipata statale che negli ultimi anni ha accumulato utili da capogiro e che oggi di fronte ad un’emergenza come quella che stiamo vivendo non si impensierisce di far fronte alla sofferenza che gli aumenti stanno provocando tagliando il costo dell’energia limando gli enormi utili ma prosegue indisturbata nella scellerata missione aziendale del profitto. Per questo è giunto il momento di tornare in Comune tutti insieme per pretendere che questi 16 miliardi stanziati vengano immediatamente dirottati con i decreti attuativi sui conti correnti degli abitanti delle corti popolari e delle famiglie in difficoltà economica per le quali diventa baricentrale strappare dei ristori immediati per non trovarsi dal mese corrente a dover scegliere tra il distacco delle utenze o lo sfratto per morosità”.