Acabnews Bologna

Consiglio di Stato contro l’immobiliarista Marzaduri: cantine non abitabili

Il comunicato di Asia-Usb sulla decisione del Consiglio, arrivata 20 anni dopo la prima inchiesta realizzata sul caso da Mongolfiera e poi ripresa da Zero in condotta.

14 Giugno 2011 - 17:28

Il comunicato di Asia-Usb sulla decisione del Consiglio di Stato che ha deciso di revocare l’abitabilità alle cantine, in via Barbieri, di proprietà dell’immobiliarista Emanuele Marzaduri. Il primo giornale a parlare di questo caso fu nel 1991 Mongolfiera, con un’inchiesta ripresa qualche anno dopo dall’edizione cartacea di Zero in condotta: presto, su Zic.it, gli articoli originali.

> Il comunicato:

Una buona notizia

Si è finalmente concluso il contenzioso tra il Comune di Bologna e  l´immobiliarista Marzaduri con la decisione del Consiglio di stato di revocare l´abitabilità alle cantine che da anni vengono affittate in via Barbieri come appartamenti. Accogliamo ovviamente con piacere la notizia, e speriamo possa contribuire a riportare l´attenzione e la riflessione sul tema dell´emergenza abitativa e delle sue conseguenze.

Affittare cantine, tuguri, speculare sul sovraffollamento è purtroppo una realtà anche a Bologna ed è il frutto di una insufficiente gestione delle politiche abitative al punto che i proprietari che agiscono con questa modalità si sentono dei paladini del diritto alla casa e una componente fondamentale della politica dell´accoglienza!

Gli ultimi anni hanno visto un crescita esponenziale delle famiglie in sofferenza abitativa, che si stima siano su questo territorio una su quattro, fino alla vera e proprio emergenza che solo per quanto riguarda gli sfratti arriva a oltre 3500 famiglie di cui oltre il 95% colpita da uno sfratto per morosità, con un trend di crescita costante. Se questa situazione non viene gestita, se le amministrazioni non si rendono garanti della tutela degli inquilini in sofferenza l´emergenza continuerà ad essere gestita in modo speculativo creando un´illegalità strutturale accompagnata da altissimi costi sociali pagati da quelle fasce popolari che stanno subendo gli effetti della crisi attraverso la perdita del lavoro.

Questa situazione non può più attendere, è necessario mettere in campo delle soluzioni da subito:

-moratoria per gli sfratti per morosità incolpevole

-reperire alloggi, utilizzando anche il patrimonio immobiliare del Comune, per collocare chi ha già subito uno sfratto o il pignoramento da parte della banca

-sostenere l´utilizzazione del fondo regionale sull´housing sociale per acquistare gli alloggi di chi oggi è sotto sfratto o insolvente al mutuo prima casa

-vincolare il 3% del bilancio per l´ERP

Asia-Usb