Attualità

Consegne, cassazione boccia il ricorso di Foodora

Riders Union di Bologna e Roma e Deliverance Milano: sentenza “sancisce che ai rider bisogna applicare integralmente la disciplina che tutela i lavoratori dipendenti”.

27 Gennaio 2020 - 12:00

È stato respinto della corte suprema il ricorso della multinazionale Foodora contro la “decisione della corte d’appello che aveva stabilito che a 5 fattorini ex Foodora, in quanto collaboratori etero-organizzati, andavano riconosciute le tutele della subordinazione”. Ne scrivono in rete Riders Union di Bologna e Roma e Deliverance Milano.

Prosegue il post: “La sentenza è ancora più importante perché sancisce che ai rider bisogna applicare integralmente la disciplina che tutela i lavoratori dipendenti, come viene indicato anche dal provvedimento legislativo recentemente approvato dal parlamento, che ha avuto il merito di rafforzare il quadro giuridico e la stessa sentenza della Corte d’Appello del Tribunale di Torino. Viene finalmente sconfitto l’oltranzismo delle aziende che – mentre ricattano i corrieri con il cottimo, gli algoritmi, il rating e il ranking – vorrebbero far credere ai riders di essere imprenditori di sé stessi e delle proprie miserie. Le lotte che abbiamo portato avanti fin qui in tutti questi anni cominciano finalmente a dare i loro frutti! Segnaliamo inoltre che dal 1° febbraio tutti i fattorini (al di là della tipologia contrattuale), come previsto dalla legge, avranno obbligatoriamente diritto all’assicurazione Inail, una storica rivendicazione di tutto il movimento dei riders che rende giustizia ai tanti colleghi morti e infortunati sul lavoro senza avere uno straccio di tutela assicurativa. Tutto finito? Niente affatto. Ora serve arrivare alla definizione di un accordo collettivo perché questi avanzamenti rischiano di essere minati dall’abuso dei contratti di prestazione autonoma occasionale, vere e proprie armi nelle mani delle aziende per eludere le leggi e calpestare i diritti dei lavoratori, scaricando su di essi rischio e responsabilità di impresa. Il vento però è cambiato e dimostra di essere dalla nostra parte, dalla parte di chi non si è mai piegato di fronte alla gig economy e alle nuove forme di sfruttamento. Non ci fermeremo fino a quando queste importanti vittorie non diventeranno patrimonio comune e una conquista di tutto il mondo del lavoro, un mondo del lavoro in cui tutti i lavoratori delle piattaforme possano avere riconosciuti i propri diritti!”.