Acabnews Bologna

Commissione sugli educatori, ma l’assessore non risponde

Udienza conoscitiva in Comune sugli operatori dei servizi scolastici appaltati alle coop, Usb: “La Giunta avalla la loro dura condizione”. Pubblichiamo anche una lettera aperta al consigliere Cipriani (Sel): “Bella relaziona, ma le responsabilità dell’amministrazione?”.

09 Dicembre 2012 - 14:26

Udienza conoscitiva comunale sui servizi scolastici:
l’assessore Pillati si allontana senza rispondere

Giovedì 6 dicembre 2012 si è tenuta presso Palazzo D’Accursio l’udienza conoscitiva che riguardava gli operatori impegnati nei servizi scolastici appaltati alle cooperative nel comune di Bologna. Con la commissione scuola era presente l’assessore comunale alla scuola Marilena Pillati, cui spettava il compito di dare risposte che non suonassero  come la solita presa d’atto della situazione.

E invece cosa è accaduto? Dopo la relazione esaustiva del consigliere Cipriani, che aveva richiesto l’udienza, e alcuni interventi di routine, è arrivato il nostro turno. L’occasione era ghiotta, per cui alla presenza di una solida rappresentata della giunta e del consiglio comunale, dei tecnici dell’assessorato alla scuola, non abbiamo tralasciato di sottolineare temi caldi della nostra lotta. Innanzitutto i sevizi integrativi scolastici (prescuola, mensa e postscuola), retribuiti a circa cinque/sei euro netti l’ora, obbligano gli educatori a uscire di casa alle sette del mattino per rientrare alle diciotto, lavorando in tutto tre ore al giorno. Poi l’assistenza scolastica agli alunni portatori di handicap che prevede ore non retribuite quando l’alunno si assenta, e lunghi periodi senza salario come i mesi estivi. E ancora, i centri estivi appaltati al massimo ribasso senza tenere conto delle esigenze di utenti e operatori che lavorano sottopagati e senza il riconoscimento di alcun diritto.

Coi centri estivi l’amministrazione comunale avrebbe potuto garantire la continuità lavorativa degli educatori che rimangono senza salario quando la scuola chiude, ma ha preferito lavarsene le mani. Abbiamo ricordato la nostra proposta di riunificazione dei servizi, che risolverebbe i problemi degli alunni disabili e dei lavoratori, proposta dalla quale l’assessorato alla scuola si è smarcato più volte, incorrendo in figuracce senza decoro.

Perché? è la domanda che abbiamo posto all’assessore Marilena Pillati che oggi, ancora una volta, ha preferito non rispondere utilizzando l’alibi di tempi troppo ridotti per strutturare un intervento.

Chi tace…

La verità è che l’assessore Pillati e la pedagogista del comune, dott.ssa Pepe, di tempo per trovare risposte ne hanno avuto in abbondanza visto che la denuncia dei problemi che gravano sul settore è stata avanzata per la prima volta circa due anni fa. Quanto avvenuto in sede di udienza conoscitiva riprova la volontà politica dell’amministrazione comunale di Bologna di avallare la dura condizione che vivono gli operatori sociali impiegati nelle cooperative.

Usb Lavoro Privato

* * * * * * * * * *

Lettera aperta al consigliere Lorenzo Cipriani (Sel)

Gentile consigliere Lorenzo Cipriani,

le confesso che sono rimasto sorpreso dalla relazione con la quale ha aperto l’udienza conoscitiva che riguardava gli operatori sociali impegnati nei servizi scolastici a Bologna. Noi educatori siamo sotto attacco da sempre, e non ricordo alcuna azione precedente da parte degli esponenti di ogni maggioranza politica che abbia amministrato la città, compresa quella attuale. I fatti stanno proprio nella maniera in cui lei li ha esposti. Ad ascoltarla poteva sembrare che stesse relazionando una educatrice, un educatore, di quelli organizzati con l’Unione Sindacale di Base. Ma ad ascoltarla con molta attenzione (ammetto che l’ha meritata tutta) ho registrato quando è inciampato nell’inesattezza che risparmiava le responsabilità dell’amministrazione comunale. Se si sta cercando un confronto costruttivo, serve grande franchezza. L’amministrazione comunale di Bologna ha scelto di colpire gli educatori ed è stata sorda davanti alle rivendicazioni di dignità, e lo è stata ripetutamente. Abbiamo incontrato l’assessorato alla scuola in più di un’occasione, abbiamo spiegato il disagio di lavoratori e utenti, abbiamo proposto soluzioni. Non c’è mai stata attenzione. La sensazione, tra le educatrici e gli educatori, è che alla giunta stiano molto a cuore le sorti di ricchi privati per i quali spuntano sempre denari da stanziare. I disabili e gli operatori sociali non animano ugualmente le passioni dell’istituzione. Poco importa che questi lavoratori interpretino le proprie mansioni come missioni indispensabili e nobili nella vita del territorio. I servizi integrativi scolastici (pre scuola, refezione e post scuola) vengono assegnati poco prima dell’inizio dell’anno scolastico. Se l’amministrazione avesse voluto unificarli ai servizi di assistenza all’handicap, avrebbe avuto modo e tempo per intervenire. Vale la stessa considerazione anche per i centri estivi che pure vanno in appalto di anno in anno. Comunque la si voglia girare, è inevitabile constatare che se i problemi persistono lo si deve a una chiara volontà politica.

Potrei dilungarmi sul ruolo dei sindacati confederali che recentemente nel nostro territorio, e in questo settore, hanno ratificato e consentito la condizione nella quale versiamo pur di sostenere la giunta che praticava macelleria sociale. Ci sarebbe da sbrinare le memorie di alcuni dirigenti, e domandare se, dopo l’accordo sottoscritto con l’assessore Marilena Pillati nel settembre 2010, abbiano poi verificato il mantenimento degli impegni presi. I funzionari, i burocrati non tutelano i diritti dei lavoratori perché non ne comprendono le ragioni.

Lei, consigliere Cipriani, è dentro a un partito che poteva (e avrebbe dovuto) proporsi di costruire la sinistra. Non si ricorda nulla che attenga all’idea di Sinistra nell’amministrazione del dopo Cancellieri. La commissaria ha rappresentato un capitolo infausto nella storia della nostra città, ma a guardarsi attorno non sembra proprio che si sia voltata pagina.

Marco Martucci