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Chiude una libreria e apre uno Starbucks, con buona pace del “regolamento Unesco”

È uno dei “progetti speciali” autorizzati nel centro storico del Comune, che nel 2019 aveva bloccato l’apertura, tra gli altri, di nuovi esercizi come bar e ristoranti. Altre deroghe riguardano insegne Fabbri 1905 e Conad.

04 Aprile 2023 - 17:29

La Giunta comunale ha approvato ieri sedici “progetti speciali” per l’apertura di esercizi commerciali in centro storico in deroga al cosiddetto “Regolamento Unesco”, varato nel 2019 da Palazzo d’Accursio per fermare l’apertura nel centro storico di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, internet point, cambia valute, money transfer e phone center e compro oro”. A chi apre in deroga il Comune chiede alcuni impegni, molti dei quali all’insegna del “decoro urbano”. Nove sono nuove attività, altre sono variazioni di attività esistenti.

Tra le attività che apriraranno c’è un negozio della catena statunitense “Starbucks”, che prenderà il posto di una libreria in via d’Azeglio. Qui la deroga prevede” iniziative di carattere sociale e culturale in collaborazione con l’amministrazione e “progetti su bere responsabile e rispetto dell’ambiente”.

La libreria di via Azeglio “era chiusa da tempo, si tratta di una catena tanto quanto Starbucks e quindi non vedo grandi differenze”, rivendica il sindaco Matteo Lepore,  “grazie al decreto Unesco siamo noi a dire dove e come. Se non ci fosse stato questo intervento nostro, Starbucks non sarebbe certo un piccolo negozio al posto della Mondadori ma magari si sarebbe comprata mezza via”.

Passando alle altre deroghe, un monomarca dei prodotti dolciari della bolognese “Fabbri 1905” aprirà in via Rizzoli, dove aveva sede una pelletteria. In cambio, Fabbri si impegna a mettere a disposizione i locali per mostre d’arte e corsi professionali, partecipare al mantenimento del decoro urbano anche di via de’ Giudei. e di fare consegne a domicilio “a emissioni zero”.

Conad invece è coinvolta nella riapertura al pubblico del Teatro romano di via de’ Carbonesi: il sito archeologico sarà visitabile gratuitamente, l’area per la somministrazione di cibi e bevande sarà limitata al 10% della superficie e quella per la vendita alimentare al 7%.

Ci sarà poi un ristorante stellato in galleria Acquaderni, in cambio di “pulizia dai graffiti anche in vicolo San Giobbe” e “installazione di impianti di illuminazione e di videosorveglianza”. E ancora, una bottega di prodotti provenienti da terre confiscate, dove sarà attivato prestito di libri a tema e implementate misure per l’inserimento di persone a rischio marginalità; due forni che consegneranno gratis a anziani e fregili; un’enoteca con libreria tematica; una rivendita di formaggi. Altre realtà già esistenti, come la Decathlon di via Rizzoli, hanno ottenuto di ampliare la gamma di attività consentite.