Acabnews Bologna

“Chiude la scuola, ma continua la mobilitazione”

Ieri corteo con fiaccolata dal Baraccano. Si va avanti con il blocco degli scrutini e poi, a partire dalle 15,30 di domani, presidio permanente davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale in via de’ Castagnoli.

06 Giugno 2015 - 10:23

sc“Chiude la scuola, ma continua la mobilitazione” contro la riforma Renzi. Ieri sono finite le lezioni ma la protesta avviata dal mondo della scuola bolognese non va in vacanza. Ieri sera c’è stato un nuovo corteo, con musica e fiaccole, che è partito dal Baraccano al termine di un’assemblea aperta alla cittadinanza. Poi c’è lo sciopero degli scrutini, per la prima volta convocato da tutti i sindacati: “E’ l’ultima possibilità che abbiamo per far ‘indietreggiare’ Renzi. Dopo la batosta elettorale abbiamo una occasione unica per fermarlo: bloccare tutti gli scrutini”, è l’appello dei Cobas. Con lo sciopero, “la determinazione dei lavoratori può seriamente incrinare l’immagine del Governo”, dice l’Usb. A partire dalle 15,30 di domani, inoltre, comincerà un presidio permanente (con sciopero della fame a staffetta) davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale, in via de’ Castagnoli: “Studenti e studentesse, insegnanti, genitori, cittadini, cittadine e chiunque abbia a cuore l’istruzione pubblica è invitato a sostenerci, ad offrire solidarietà e amicizia, collaborazione e creatività. Non lasciate sola la scuola pubblica. Non lasciatela nelle mani di chi vuole trasformarla in negozio”, scrivono gli Studenti medi autorganizzati.