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Chiedetelo alle vittime di Monte Sole

Com’è finita la storia del calciatore che esultò a Marzabotto con saluto romano, aquila e fascio littorio: con un fascicolo archiviato e il Comune che deve rimborsare le spese legali perché non ritenuto parte offesa.

28 Novembre 2018 - 12:32

Durante la Resistenza, nei territori di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno facevano base i partigiani della brigata Stella Rossa comandati da Mario Musolesi, detto Lupo. I nazisti non riuscivano a piegarli, e per questo si vendicarono sulla popolazione. Centinaia, forse migliaia di persone furono massacrate per rappresaglia tra settembre e ottobre del 1944.

Settantatré anni più tardi, il 12 novembre 2017, a Marzabotto arrivò un calciatore dilettante per giocare una partita con la sua squadra. Segnò un gol e ritenne di esultare facendo il saluto romano e mostrando una maglietta con il simbolo della Repubblica sociale italiana, lo stato fantoccio con a capo Mussolini istituito dal Terzo Reich nel nord italia occupato dopo l’armistizio tra il Regno di Italia e gli alleati. Un omagggio insomma a quegli stessi nazisti che ammazzarono tutta la gente di Monte Sole.

Un giudice questa estate decise che il gesto non costituisce reato: “Nessun pericolo all’ordinamento democratico può essersi riscontrato”, si è trattato di “un gesto isolato”, si leggeva nella sentenza di archiviazione. Il Comune di Marzabotto presentò reclamo, contestando “la violazione del principio del contraddittorio”, ossia di non essere stati avvertiti della richiesta di archiviazione, in base a un’errata valutazione della pm nel ritenere il Comune “parte danneggiata anziché parte offesa dal reato”.

Si apprende ora che il Tribunale non è tornato sui suoi passi, giudicando infondato il ricorso dell’amministrazione, confermando l’archiviazione della posizione del calciatore e condannando l’amministrazione al pagamento delle spese del procedimento. Marzabotto “può assumere la veste di soggetto danneggiato, che non ha diritto a ricevere la notifica della richiesta di archiviazione”, ma “non può essere ritenuto persona offesa”.

“Marzabotto… non può essere ritenuta… offesa”. Le vittime di Monte Sole non possono più parlare, ma chissà se qualcuno di questi giudici e magistrati avrebbe il coraggio di chiederlo a loro, se possono essere ritenuti offesi.