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“Che succede alla Dolce?”, Usb pronta a mobilitarsi

Il sindacato di base: “Si palra di ritardi sul riconoscimento dell’aumento contrattuale ed espedienti per ridurre il costo del lavoro, ma finora la Dolce ha rifiutato il confronto”.

07 Dicembre 2012 - 09:53

C’è crisi? Se me lo chiedi non rispondo!

Cosa succede in società Dolce?

Apprendiamo dalle recenti comunicazioni in busta paga, confermate dalle indiscrezioni e interviste a mezzo stampa, che la cooperativa sociale Società Dolce non ha intenzione di riconoscere la seconda tranche del già misero aumento contrattuale prima di gennaio (e si tratterebbe di un’opzione ottimistica), invece che a ottobre. Questo si aggiungerebbe al triste balletto intrapreso con i sindacati confederali sulle briciole previste dalla contrattazione territoriale con l’elemento retributivo territoriale (ERT).

Sindacati confederali che sembrerebbero più disturbati dal fatto di essere stati ignorati, che preoccupati per le condizioni di lavoro di coloro che operano in questo settore.

Ma cosa più grave si annuncia, sempre a mezzo comunicazione in busta paga, che la cooperativa intende modificare il regolamento economico interno, cioè il documento che regola in ultima istanza le condizioni di lavoro dei soci-dipendenti della coop. Questo accadrà nella prossima assemblea dei soci che si terrà il 20 dicembre 2012 .

In particolare si vorrebbero modificare gli aspetti migliorativi (le cosiddette condizioni di miglior favore) rispetto alla contrattazione collettiva.

Stiamo parlando ad esempio delle indennità per il lavoro notturno e della maternità, che ora è al 100% ma potrebbe essere riportata all’80%, cioè alla sola indennità INPS, senza integrazione da parte dell’azienda.

Riteniamo grave, se venissero confermate queste indiscrezioni, che la cooperativa usi questo espediente per diminuire il costo del lavoro, incidendo tra l’altro sulle condizioni di vita delle lavoratrici che decidono di avere dei figli, o di coloro che facendo turni di notte sono già penalizzati nella loro vita familiare e di relazione in genere.

Abbiamo già chiesto chiarimenti alla cooperativa che però ha rifiutato il confronto. Se tale atteggiamento di chiusura persisterà andremo alla mobilitazione.

Società Dolce ha intenzione di interloquire con USB solo quando ci sono da firmare le casse integrazioni, per il resto le condizioni di lavoro sono affare loro e dei sindacati compiacenti.

Crediamo che i lavoratori, spesso soci solo per avere un lavoro pagando quote sociali notevoli, debbano contrastare in ogni modo, anche con il loro voto (pagato a caro prezzo), queste iniziative tese a impoverire ulteriormente buste paga già misere.

Usb Lavoro Privato