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“Cercare casa, un’odissea”: nel mirino le agenzie immobiliari

Cua: “Da ottobre ad oggi indichiamo chi ha responsabilità della situazione strutturale in cui versa questa città. Ieri ne abbiamo indicate altre e non ci fermeremo, perché ciò che non ci viene dato ce lo riprendiamo”.

04 Febbraio 2022 - 17:31

“Cercare casa a Bologna diventa sempre più difficile, una vera e propria odissea, tra notti passate sui divani di amicə in attesa di un colloquio e annunci da imparare quasi a memoria, una disperata corsa ad ostacoli, in una Bologna gentrificata, ostaggio dei palazzinari e degli speculatori”. Così il Cua, in un comunicato incentrato sul “sodalizio” tra agenzie immobiliari e costruttori. “Da ottobre ad oggi indichiamo chi ha responsabilità della situazione strutturale in cui versa questa città. Ieri ne abbiamo indicate altre e non ci fermeremo, perché ciò che non ci viene dato ce lo riprendiamo”, scrive il collettivo pubblicando sui social alcune foto che comprendono quelle riportate in questa pagna. Sottolinea il Cua: “Alla ricerca di una rendita sicura su cui investire capitale, diversi palazzi vengono convertiti in b&b, per i portafogli dei turisti che passano in città. Vien da sé che se una parte degli immobili viene convertita in strutture per accogliere i turisti, un’altra decisamente consistente, è lasciata completamente sfitta, il numero di case per studentə si fa sempre più basso, in una presunta e fittizia situazione di scarsità secondo chi l’offerta non può rispondere alla domanda, che giova solo a chi lucra sulle spalle della comunità studentesca e delle loro famiglie. I palazzinari agiscono completamente indisturbati, sostenuti dalle istituzioni e dalle agenzie immobiliari, legate ai primi da un forte sodalizio d’amore. Non solo non hanno alcun rispetto per chi vi si rivolge, deumanizzandoli, considerandoli alla pari di un numero su cui fare, eventualmente, profitto, proponendo loro case fatiscenti, vecchie e magari lontane dal centro, dove la muffa fa capolino sulle pareti, a prezzi astronomici, nella piena consapevolezza che ci sarà sempre qualcunə costrettə ad accettare spintə dalla disperazione e della fretta data dall’inizio imminente delle lezioni”.

Come se non bastasse, “si aggiunge anche l’assurda richiesta di garanzie di varia natura- continua il testo- quali il reddito dei genitori che di fatto escludono lə studentə più poverə o chi vorrebbe emanciparsi economicamente dal nucleo familiare, il tutto per permettere ai palazzinari di dormire tranquilli, dopo averli spremuti fino al midollo, fino all’ultimo centesimo. Da ottobre ad oggi indichiamo chi ha responsabilità della situazione strutturale in cui versa questa città. Ieri ne abbiamo indicate altre e non ci fermeremo, perché ciò che non ci viene dato ce lo riprendiamo. Abbiamo preteso che l’università si faccia garante di affitti concordati proprio per non dover più cedere ai ricatti di agenzie immobiliari e palazzinari, tutto ancora tace. Ne prendiamo atto e andiamo avanti. Siamo stufə, non vogliamo vivere alla mercè di agenzie immobiliari e di palazzinari, vogliamo vivere in case degne di questo nome, vogliamo una vita bella!”.