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Centinaia in corteo dopo lo sgombero dell’ex Sani: “Torneremo a occupare”

Attivisti: “Il Comune si impegni oggi a fissare un incontro nelle prossime settimane tra noi, il percorso cittadino che si è aperto venerdì scorso, Cassa depositi e prestiti e il Pd che è responsabile di ciò che sta avvenendo”. Stasera “aggiornamento pubblico” al parco di via Gobetti.

16 Gennaio 2020 - 10:05

“Hanno sgomberato un presidio di resistenza e autogestione per la città. Oggi comunicheremo quel che è successo, la responsabilità politica di Pd, amministrazione, governo nazionale. Vorrebbero svendere l’intera area Sani, vorrebbero renderla un nuovo complesso turistico, commerciale, nessuno ha bisogno di alberghi e centri commerciali. Noi vorremmo costruire una città nuova, con case popolari, nuovi spazi di socialità autogestione. Andremo avanti, apriremo un progetto di contro-progettazione dal basso, se sarà necessario torneremo a occupare questo spazio, intanto oggi blocchiamo la città”. Sono le parole, al megafono, di uno degli occupanti, durante il corteo partito poco dopo le 9 dall’ex caserma Sani dentro cui sono entrate le forze di polizia, e terminato poco fa in piazza dell’Unità dopo aver bloccato il traffico tra via Stalingrado e via della Liberazione. L’appuntamento è per stasera alle 18 al parco di via Gobetti, dietro lo ‘storico’ Xm24, per un aggiornamento pubblico durante il mercato di Campi Aperti.

Poco prima gli occupanti avevano reclamato: “Il Comune si impegni oggi a fissare un incontro nelle prossime settimane tra noi, il percorso cittadino che si è aperto venerdì scorso, Cassa depositi e prestiti e il Pd che è responsabile di ciò che sta avvenendo. Merola e soci: sbloccate questa partita e non nascondetevi”.

Si legge sul sito di Xm24: “Da subito gli occupanti della ex-caserma Sani hanno chiesto un’interlocuzione con la dirigenza di Cassa Depositi e Prestiti, senza mai ottenere risposta. Ora – a sgombero avvenuto – le responsabilità ricadono di nuovo interamente sul comune.   E’ il comune che-se confermerà le previsioni del POC 2016 sull’area porterà a: 70% dell’edificato a edilizia residenziale privata e il 30% a commerciale (supermercati, parcheggi etc) e ricettivo (hotel), spingendo così ancora avanti la turistificazione della città e della Bolognina.  Degli attuali 41000 m2 dedicati ad aree verdi, approssimativamente, 7000 m2 verranno privatizzati e almeno 12000 m2 cementificati o pavimentati per la viabilità.  Il comune nega ancora una volta l’esigenza di spazi sociali liberi dal profitto, espressa a gran voce dalle migliaia di persone che hanno vissuto questi due mesi nella ex-caserma Sani.  Il 6 agosto in via Fioravanti 24 con la ruspa, oggi con le camionette, il Comune e il Pd scelgono il cemento e la speculazione. Proprio mentre si fingono alternativi a Salvini, confermano la loro scelta identica a quella del leghisti: avanti con la repressione (infatti non toccano i decreti sicurezza di Salvini & Minniti!) e la privatizzazione di tutto, proprio mentre le urgenze sociali e ambientali imporrebbero il contrario”.