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C’è l’accordo per l’ex Beretta, Usb migranti: “Evitato sgombero traumatico”

Inchiesta su acqua a occupazione: pm ritirano le denunce dopo le spiegazioni dei consiglieri, e tra Pd e Procura scoppia la pace. Rinviato uno sfratto, di nuovo a rischiare una famiglia in attesa della graduatoria Erp.

13 Gennaio 2016 - 18:00

Ex Beretta - © Michele LapiniNon interverrà la celere all‘ex Beretta, ma l’edificio sarà abbandonato entro sabato. E’ l’intesa raggiunta tra occupanti e servizio sociali del Comune. Usb migranti conferma che si tratta di “un’operazione condivisa tra occupanti e servizi sociali. Abbiamo evitato uno sgombero traumatico, soprattutto per i minori”.

A far accelerare le trattative una relazione dei Vigili del fuoco che parlava di condizioni critiche di sicurezza. Dunque, nei prossimi giorni una decina di famiglie con circa 20 minori e altri occupanti ritenuti in condizioni di fragilità si sposteranno all’ostello San Sisto: per loro l’amministrazione si impegnano a trovare entro un alloggio entro un mese. Tutti gli altri saranno indirizzati provvisoriamente verso una struttura del piano freddo, per poi essere inclusi in un un ‘progetto più ampio’ di cui ancora non è nota la natura.

Intanto i due consiglieri comunali che avevano definito “surreale” o “folle” l’inchiesta sul riallaccio dell’acqua al Condominio solidale di via de Maria hanno precisato nei giorni scorsi di non aver voluto offendere, e tanto è bastato ai magistrati per decidere di ritirare le querele nei loro confronti. Appresa la notizia, tanto Merola quanto il pd cittadino hanno subito acceso il calumet della pace: il primo ha assicurato di apprezzare “molto questo gesto rasserenante, che sgombra il campo dalle polemiche”, mentre per il segretario provinciale dei dem “quando a prevalere sono buon senso, rispetto e riconoscimento reciproco, la strada per un clima sereno e collaborativo appare in discesa”. Tra tutto questo miele, si rischia di scordarsi di tutti gli altri fascicoli aperti in Procura, tra quelli agli amministratori per aver indugiato su uno sgombero o ripristinato la fornitura idrica a un’occupazione e i nunerosi altri nei confronti di occupanti e attivisti che sostengono il movimento per l’abitare.

Oggi si registra anche l’esito positivo di un nuovo picchetto antisfratto: “Questa mattina ancora un picchetto anti-sfratto, sono due le famiglie salvate dalla strada questa settimana, grazie alla determinazione ed alla solidarietà del comitato inquilini resistenti con Social Log”, recita un comunicato diffuso dla collettivo.

“Quello che è successo stamattina – prosegue il testo – e l’esatta riproposizione di ciò che è avvenuto lunedì scorso per la famiglia di Assia, oggi è toccato alla famiglia di Stefano, un giovane trentenne ex partita iva fallita a causa della crisi. Stefano sua moglie e suo figlio Luca, un neonato di pochi mesi, rischiano di rimanere per strada a causa dell’inefficienza della burocrazia italiana, anche loro, purtroppo, sono stati penalizzati dalla lentezza e dalla stasi che i controlli sul nuovo isee hanno causato nell’assegnazione delle case ERP.  Il picchetto anti-sfratto di oggi è riuscito a strappare un rinvio brevissimo, 10 giorni, che ci daranno però il tempo di mobilitarci e costruire attorno a Stefano e alla sua famiglia un muro di solidarietà capace di costringere l’amministrazione cittadina ad assumersi le proprie responsabilità, visto che non si può finire per strada per colpa della lentezza dell’ apparato amministrativo e burocratico, quando si ha un punteggio tale da garantire l’assegnazione della casa popolare ed il passaggio da casa a casa. Questa rappresenta una grave ingiustizia e come tale va combattuta con gli strumenti necessari ad affermare, ancora una volta, che la casa è un diritto dell’uomo, per cui la sua piena e totale affermazione, se non viene garantita dallo Stato, verra garantita dalla lotta. Dunque, invitiamo tutt* a tenersi aggiornati sulle iniziative che prossimamente il comitato inquilini resistenti con Social Log porterà in città, volte a riappropriarsi del diritto alla casa e ribadire con fermezza che la moratoria degli sfratti insieme al riuso e l’auto-recupero di immobili vuoti e non utilizzati, sono l’unica soluzione al dramma delle 1500 famiglie sotto sfratto in questa città”.