Il Laboratorio On The Move: "Non accetteremo che qualcuno tenti di dividerci tra cittadini di serie A e cittadini di serie B". Il Coordinamento Migranti, intanto, lancia un'assemblea per domenica 30 giugno'013.
L'Asl intendeva tagliare ore e turni del personale che lavora nella residenza psichiatrica di via Fossolo. Usb indice lo stato di agitazione e l'azienda sanitaria ritorna sui suoi passi.
Accordo sul reintegro firmato dai Cobas: "La lotta paga, ora sostenere la lotta della logistica insieme ai tanti lavoratori che hanno partecipato alla grande manifestazione dell'1 giugno a Bologna".
I comunicati di Si Cobas, Adl e Confederazione Cobas sull'astensione dal lavoro proclamato per mercoledì 15 maggio'013: braccia incrociate per 24 ore a partire dalle ore 6.
Per il 30 maggio, giornata di mobilitazione contro l'Asp unica per la quale il sindacato di base ha già indetto l'astensione dal lavoro dei dipendenti del Comune: "No al welfare privato e di carità".
Usb: appuntamento mercoledì 1 maggio'013 alle 10 in piazza Verdi. Una seconda manifestazione, poi, è in programma mercoledì 8 con partenza da piazza del Nettuno.
"Gli operai non sono un problema di ordine pubblico, ma sociale, nella misura in cui sono sfruttati e umiliati". Sabato 6 aprile'013 in piazza per rifiutare le "misure fasciste" che hanno colpito sindacalisti e attivisti.
Sabato 23 marzo'013 manifestazione nazionale dei migranti a Bologna, con partenza alle 15 da piazza XX Settembre. Pubblichiamo uno degli spot video e l'elenco delle prime adesioni.
Venerdì 22 marzo'013. Intanto il segretario nazionale del SiCobas, che con Adl ha convocato la giornata di agitazione, ha ricevuto un foglio di via da Piacenza. Solidarietà dal Coordinamento Migranti di Bologna: "Repressione ottusa e violenta".
Ieri incontro tra l'Usb e la Giunta per discutere delle ore lavorative perse a causa delle elezioni: l'assessore Pillati "non ha riconosciuto che le educatrici e gli educatori debbano percepire quanto indicato dai rispettivi contratti".
Le reazioni da parte di Tper, enti locali, commercianti, Prefettura e Procura, insieme all'imbarazzo dei sindacati confederali, dimostrano che aggirando le leggi anti-sciopero i dipendenti Tper hanno fatto una cosa semplicissima: hanno scioperato per davvero.
Per l'imprenditore un decreto penale di condanna per "violenza privata in continuazione". Il comunicato dell'associazione Rumori Sinistri, che aveva già sollevato il caso nell'estate del 2011.
