Riceviamo e pubblichiamo una risposta alla posizione espressa su questo giornale dalla direzione del festival riguardo all’appello con cui quattordici compagnie di danza e gruppi artistici palestinesi hanno chiesto di rinunciare ai contributi da parte del Governo dello Stato ebraico.
L’appello palestinese a due festival: “Rifiutate i finanziamenti del Governo israeliano”
Lettera di quattordici compagnie di danza e gruppi artistici agli organizzatori di "Danza urbana" (Bologna) e "Ammutinamenti" (Ravenna): "Abbiamo mostrato più e più volte come il Governo israeliano cerchi di usare la cultura per operazioni in cui l'arte viene usata per mascherare e coprire decenni di apartheid, occupazione militare e oppressione di milioni di palestinesi".
“Vogliamo una vita bella”: cancellato il murale in via Zamboni
Il muro tra Scuola di Lettere e biblioteca di Discipline umanistiche "tornato a essere un vuoto agglomerato di silenzi assordanti", ma "sbaglia di grosso" chi "si aspetta che ci accontenteremo della miseria e del silenzio", scrive il Cua: "Vogliamo una vita bella e stiamo venendo a prendercela, ora più che mai".
Ciao Tati, pittore delle lotte operaie [foto]
Se n’è andato qualche giorno fa uno dei primi “grafici di movimento”, suoi tanti dei manifesti in serigrafia dell’autunno caldo bolognese. Nel ’69 e nei primi anni ’70, all’epoca dei comitati operai-studenti, fu molto attivo nei gruppi di intervento davanti alle fabbriche e contribuì alla nascita del comitato di base della Ducati Elettrotecnica.
Che succede al rap? Parlano i P38: “A noi interessa rovesciare la narrativa dominante”
La nona tappa dello Speciale di Zic.it: una conversazione sul ribaltamento degli stilemi della trap o del rap più classico, in primo luogo rispetto al machismo, alla misoginia, ai soldi, per "intaccare le certezze precostituite dalla ideologia consumistico-capitalista".
Che succede al rap? Parla Ted Bee: “Con la pandemia né aggregazione, né passaggio del testimone”
Perché una canzone su Genova vent’anni dopo il G8? “Per chi appartiene alla mia generazione, per me in particolare, è stato un evento cruciale per quanto riguarda la presa di coscienza sul mondo. Finisce quella leggerezza che caratterizzava soprattutto un certo pop punk di fine millennio e si passa ad atmosfere più cupe e tese”.
BABAE: tremate tremate, le streghe son tornate (o forse non se ne sono mai andate?)
Dal 2 al 19 settembre a Bologna il festival internazionale Gender Bender: un'intervista alla coreografa e performer Joy Alpuerto Ritter sul suo spettacolo che combina gli antichi balli popolari delle Filippine con un repertorio contemporaneo.
“Nessun Rimorso. Genova 2001-2021” [video+foto]
La registrazione a cura di SMK Videofactory della presentazione dell’antologia di fumetti pubblicata da Supporto Legale (edizioni Coconino Press), che si è svolta a Vag61 su iniziativa del CentroDoc "Lorusso-Giuliani": le voci dei fumettisti Samuele Canestrari, Francesco Cattani, Alberto Corradi e ZeroCalcare. Pubblichiamo anche le foto della serata scattate da Michele Lapini.
Realtà femministe e lgbtqia+: “Venga intitolato uno spazio pubblico a Raffaella Carrà”
L'appello: "Artista che ha scelto la strada dell’ironia e il registro pop per scardinare gli stereotipi sul femminile, sulla sessualità e sulle libertà individuali, Bologna sua città natale".
Genova 2001: “Vent’anni”, anche in una canzone
Realizzata dalla band bolognese La Balotta Continua insieme a Steno dei Nabat, risuonerà il 20 luglio in piazza Alimonda: "Forse è arrivato davvero il momento di tornare ad alzare lo sguardo, tornare a gridare la nostra rabbia insieme nelle strade, tornare a costruire insieme".
“Genova 2001… ancora presente”
CentroDoc "Lorusso-Giuliani" e Pratello R'Esiste presentano le iniziative per i 20 anni del G8 previste per domani in piazza San Rocco (prima nazionale del tour "Partigiani della memoria") e venerdì a Vag61 (Zerocalcare e Supporto Legale con "Nessun rimorso"). Intanto è arrivato a Bologna l'archivio degli atti processuali acquisiti dagli avvocati del Genoa Legal Forum.
Che succede al rap? Parla Dj FastCut: “In Italia due scene parallele. Una spinta dal mercato, una libera di dire ciò che vuole”
Settimo appuntamento con lo speciale di Zic.it: con FastCut parliamo di poeti estinti e dell'artista come rivoluzionario, di antifascismo e dello spazio delle donne nell'ambiente rap, di "gangsta" e mafia, di brani che devono parlare di politica ma senza dimenticare che "serve anche un po’ di leggerezza, un po' di cattiveria, un po' di tristezza".