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Castel Maggiore, ancora stato d’agitazione al magazzino Coop

“Tengono segreti i cambi di appalto”, accusa Cobas lavoro privato, che reclama l’applicazione del contratto nazionale della logistica e chiede un incontro. Va avanti intanto la raccolta firme di socie e soci per salari migliori. Usb prosegue mobilitazione sulla vertenza parcheggi: “Inaccettabile silenzio”. Sanità, Sgb reclama lo sblocco della graduatoria concorsuale di infermieri e oss.

13 Gennaio 2022 - 20:04

Cobas Lavoro Privato aggiorna sugli ultimi sviluppi della vertenza EasyCoop: ieri “abbiamo di nuovo riunito lavoratrici/ori del Magazzino Digitail di Castelmaggiore, siamo ancora in fase di cambio appalto e non sappiamo quando questo succederà”, Coop Alleanza 3.0 e Digitail tengono “segreti i cambi appalto” e secondo i Cobas sarebbero in cerca di “un sindacato di comodo che firmi ancora una volta il mantenimento del CCNL multiservizi pulizie che prevede 40 ore settimanali di lavoro al posto delle 39 ore del CCNL logistica, inquadramenti più bassi di circa 300 euro al mese di minimo salariale rispetto al CCNL logistica merci trasporto che noi richiediamo”.

“Per questo – prosegue il sindacato – abbiano aperto lo stato di agitazione e previsione di scioperi improvvisi se l’azienda procederà nei prossimi giorni a chiamare ogni addetta/o per piccoli gruppi ,sottoponendo un contratto di assunzione al ribasso, con il ricatto di perdita del posto di lavoro”.

Cobas Lavoro privato riferisce “notizie informali” secondo cui a subentrare sarebbe “la vecchia azienda Futura Srl che nel 2019 firmò il peggioramento del salario cambiando il contratto nazionale con quello più al ribasso” e intenderebbe “applicare il livello inquadramentale 3 del Multiserivizi Pulizie euro 1.239,39 al posto dell’attuale euro 1.183,50, cioè un aumento di euro 55,89”: secondo il sindacato “una miseria, il livello da applicare semmai sarebbe il 4 con un minimo di euro 1302,94 e aumento effettivo lordo di euro 118,44 per le mansioni di magazziniere”.

“Intanto le socie e soci Coop Alleanza 3.0 continuano a raccogliere firme sulla petizione avviata per natale 2021 che chiede appunto le suddette migliorie salariali per i Magazzini easycoop in Italia”, nei quali tra Bologna, Padova e Roma lavorano “in totale circa 200 addett* compresi gli interinali. Già circa 40 lettere sono state recapitate a Coop Alleanza 3.0 e alla Presidente Legacoop Bologna dott.ssa Rita Ghedini, con richiesta di un incontro di confronto.

Cobas lavoro privato conclude segnalando di avere “chiesto a Digitail e a Coop Alleanza 3.0 un incontro per trattare il cambio appalto e di nuovo avanzare queste richieste migliorative”. Al momento, comunque, “nessun sindacato ha ancora firmato un contratto di cambio appalto, speriamo che Digitail non cerchi un sindacato di comodo che firmi il peggio, noi diffidiamo qualsiasi sindacato dal farlo”.

Passando a un’altra vertenza, Usb parla di “inaccettabile silenzio delle aziende e del Comune sulla questione del licenziamento e delle prospettive per i lavoratori dei parcheggi comunali. A due settimane dalla cessazione degli appalti non è stata ancora fissata una data per il confronto tra le parti, nonostante solleciti e l’evidente urgenza. Di fronte a questa situazione la mobilitazione continua e saranno necessarie ulteriori iniziative di lotta a partire da un presidio in Comune. Questa vicenda dimostra quanto siano insufficienti e disapplicati i protocolli di tutela sugli appalti, questo dopo anni di servizio in subappalto prima con Toer e ora con la nuova azienda Bomob nata dopo la perdita dell’appalto da parte di Tper nei confronti della multinazionale francese Engie”.

Il sindacato in conclusione sollecita “ulteriormente l’avvio del confronto con Comune e azienda per garantire lavoro e reddito per questi lavoratori” e “ribadisce la necessità invertire la rotta nell’utilizzo sfrenato di appalti e subappalti nei servizi pubblici”.

Dai servizi alla sanità: Sgb stigmatizza “l’accordo tra il Policlinico S.Orsola e la Clinica privata Villa Torri”, ricordando che “frequentemente durante la pandemia si è fatto uso di tale pratica, della messa a disposizione di posti letto e conseguenti operazioni chirurgiche pagate dal pubblico. La spiegazione é che il personale infermieristico deve essere messo a disposizione, con conseguente transumanza, dei reparti Covid ripristinati per la quarta volta”.

“È incredibile che la soluzione”, al terzo anno di pandemia, “non si sia ancora trovata se non ricorrere al privato”, secondo il sindacato, che “chiede l’immediato sblocco della graduatoria concorsuale di infermieri e oss per rimpolpare l’organico sanitario che tra i pensionamenti e i trasferimenti è in forte fase di stress lavorativo”.

Prosegue il comunicato: “Ci chiediamo se questa amministrazione sia realmente capace di mantenere alti i coefficienti di professionalità sanitaria e assistenziale che il Policlinico ha acquisito negli anni o se voglia continuare a seguire le politiche liberiste della Giunta regionale Bonaccini sempre più tendenti a riversare verso la sanità privata posti letto e denaro pubblico. Il Sindacato Generale di Base chiede a tutte le lavoratrici ed i lavoratori a lottare per tutelare il Servizio Pubblico di cui fanno parte. Continueremo a denunciare le manovre politiche liberiste di Giunta e amministrazione a chiedere e a mobilitarsi per lo sblocco delle graduatorie, l’assunzione di personale pubblico e per vedere un contratto nazionale parificati ai salari dei nostri colleghi europei”.