Sportello antisfratto: “Affrontare in maniera strutturale la questione abitativa. Continuando invece a proporre soluzioni emergenziali, provvisorie ed insufficienti, non si risolverà nessun problema”.
A Imola “le domande per le case popolari aumentano, ma il numero delle case diminuisce: come mai?”. A porre la questione è lo Sporello antisfratto Imola, che scrive: “La recente pubblicazione della nuova graduatoria Erp denota un aumento delle domande: 308, cioè 69 in più rispetto alle 239 dello scorso anno. Questi dati, che confermano il bisogno di un maggior sostegno abitativo per le persone e le famiglie in difficoltà economica, stridono ancora di più con l’ennesimo bando di vendita delle case popolari operato dall’amministrazione comunale nei mesi scorsi, e la previsione di ulteriori vendite di alloggi Erp per 400.000 euro nei prossimi due anni. Va detto chiaramente: un’amministrazione che per anni ha puntato sulla svendita delle case popolari per trovare i soldi per le manutenzioni del patrimonio immobiliare rimanente non ha in realtà nessun interesse ad affrontare il problema abitativo, anzi lo peggiora anno dopo anno, vendita dopo vendita. Le vendite di case popolari in condomini a proprietà mista, scrive nero su bianco l’amministrazione comunale, sarebbero motivate dai costi di gestione troppo onerosi in tali tipi di edifici: una scusa, sbugiardata involontariamente dalla stessa giunta tramite l’assessore Tronconi, che ha di recente annunciato la costruzione di un nuovo edificio a proprietà mista con alcuni alloggi Erp a Ponticelli. Ma come, non erano un costo di gestione insostenibile fino all’altro ieri?”.
Continua lo Sportello antisfratto: “Non dimentichiamo poi che è uscita anche un’altra graduatoria, quella per gli alloggi a canone calmierato di via Giovanni X. Questa invece è andata praticamente deserta, con solo 7 nuove domande per 34 alloggi, in un edificio ancora in gran parte vuoto a 5 anni dall’inaugurazione: l’ennesimo fallimento (si spera l’ultimo) dell’assessore alla casa Visani. Il numero delle case popolari va aumentato, non diminuito! Si potrebbe cominciare trasformando in case popolari gli alloggi nuovi e sfitti da 5 anni in via Giovanni X! Finché chi governerà la città non affronterà in maniera strutturale la questione abitativa, e con essa anche le problematiche sociali ad essa strettamente collegate, continuando invece a proporre soluzioni emergenziali, provvisorie ed insufficienti, non si risolverà nessun problema. Si avranno anzi sul lungo periodo risultati inadeguati e costi per la collettività maggiori”.