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Cas: “Piovono denunce? Non ci fermeremo”

Il Collettivo Autonomo Studetesco dopo che la Digos ha denunciato 20 persone per il corteo del 15F: “Ci paragonano ad Ulisse? E’ vero, davanti al potere gridiamo di essere ‘nessuno’, perché sappiamo che ‘saremo tutto'”.

22 Febbraio 2013 - 18:40

Il 15 Febbraio splendeva il sole, e il calore del movimento studentesco scioglieva per la prima volta dopo anni il tradizionale “time-out” invernale della protesta scolastica. Gli studenti e le studentesse portavano in piazza un contenuto fortissimo: il rifiuto della rappresentanza e la lotta all’austerity, infiammando le piazza di tutta Italia. Oggi invece fa freddo, nevica e piovono denunce ma non sono certo queste intemperie a colpirci.

Finalmente delle considerazioni serie! Oggi la questura di Bologna, durante una conferenza stampa in cui ha annunciato l’arrivo di numerose denunce contro i manifestanti del 15F, ha fatto delle dichiarazioni condivisibili. Si sono definiti i “Polifemo” della città, e hanno parlato dei manifestanti definendoli gli Ulisse della situazione. Polifemo nella mitologia classica era la figura della bestialità e della violenza in cui versava la specie umana prima dell’arrivo della tecnologia e della ragione. E’ il gigante mostruoso con un solo occhio e armato di bastone che pesta altre forme viventi lasciandosi andare ai godimenti della violenza più insensata. Al contrario Ulisse è la ragione, l’intelligenza, il coraggio dell’innovazione. E’ vero siamo come Ulisse, davanti al potere gridiamo di essere “nessuno”, perché sappiamo che “saremo tutto”. Saremo altri studenti, precari, universitari, operai, professori, disoccupati, pensionati in lotta, nei conflitti sociali di domani, che come oggi, non si faranno intimidire dai reparti mobili guidati dai tanti Polifemo che lanceranno caschi a terra, accecati dalla rabbia per non aver spaccato le teste come d’abitudine.

E’ vero, siamo Ulisse, e siamo in grado di leggere l’altra forbita citazione della questura che paragona il corteo del 15F alla storia del pifferaio magico, definendo esplicitamente gli studenti e le studentesse una massa di ratti decerebrati guidati da “forze oscure”.

Lo sapevano che in questura ci disprezzano quanto topi, d’altronde noi a differenza loro, quando protestiamo lo facciamo per i diritti di tutti e tutte, e non esprimiamo il marcio egoismo di categoria come la sfuriata del celerino del 15F. Vogliamo ribadirlo, il corteo è stato lanciato da una grande e partecipata assemblea pubblica studentesca, in cui tutt* erano ben consapevoli della determinazione che avrebbe caratterizzato quella giornata. Noi malvagi addestratori di ratti a questo punto non possiamo che invitare i lettori a venire un mercoledì ad una nostra assemblea, per passare al lato oscuro della forza.

L’unica cosa di cui ci rammarichiamo è che ci siano ancora troppo pochi universitari, precari, pensionati, e lavoratori di ogni età nei nostri cortei. E prendiamo l’occasione per dire che come ormai da anni, ci impegneremo con dedizione e costanza a fare in modo che i nostri cortei siano partecipati dalla solidarietà dei più differenti settori sociali possibili, e che arricchiscano i nostri cortei come le nostre iniziative dei propri contributi. Lo scriviamo da sempre in ogni nostro volantino e stupisce che la questura se ne sia accorta solo ora che ci auguriamo la più trasversale partecipazione possibile alle nostre manifestazioni.

Concludiamo con la certezza che la straordinaria e inaspettata mole di solidarietà pervenutaci dimostrano una volta in più, che siamo dalla parte giusta, e che non ci fermeremo!

Collettivo Autonomo Studentesco