Sono accusati di concorso in resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Il procedimento riguarda la giornata del 28 giugno, quando la polizia manganellò all’ingresso di Làbas prima di un’iniziativa in salsa neofascista al Baraccano.
La Procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio a carico di tre attivisti di Làbas, accusati di concorso in resistenza a pubblico ufficiale aggravata: le contestazioni riguardano la giornata del 28 giugno, quando prima di un’iniziativa di stampo neofascista al Baraccano la polizia bloccò via Orfeo e caricò all’ingresso del centro sociale che ancora (prima dello sgombero arrivato ad agosto) era attivo nell’ex caserma Masini. Uno degli indagati è accusato di aver spintonato un vicequestore, uno di aver colpito con un pugno un agente e un altro di aver tirato un calcio allo scudo di un altro poliziotto. Per lo stesso episodio, anche Làbas aveva “denunciato la polizia per aver spezzato un braccio in modo mirato, a freddo, senza alcun motivo ad un nostro compagno”. La Procura, però, in questo caso ha chiesto l’archiviazione.