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Carceri: Alfano lancia le strutture temporanee. Il Garante: “Idea aberrante”  

Approvato dal Governo il Piano Carceri, finanziamenti per strutture temporanee in cui spostare i detenuti in eccesso.

13 Gennaio 2010 - 17:02

“A fronte del disastro di numeri e di morti nelle carceri italiane l’intervento del governo era doveroso, ma sarebbe stato meglio puntare di piu’ sulle misure alternative”. Così commenta il nuovo piano carcere, approvato oggi in Consiglio dei Ministri, il garante dei detenuti a Bologna e coordinatrice nazionale dei garanti regionali Desi Bruno. Secondo la Bruno ingrandire gli istituti e aumentare il numero di agenti non è una soluzione che può risolvere il problema a lungo termine, ma può soltanto cercare di fermare l’emergenza. Emergenza che il Ministro della giustizia Alfano intende affrontare applicando il “modello Aquila”, ovvero 46 strutture temporanee dove i detenuti in eccesso verrebbero spostati. Idea giudicata “aberrante” dalla Bruno che denuncia con preoccupazione l’atteggiamento delle istituzioni nei confronti dei detenuti considerati “solo come persone da rinchiudere in una scatola, dimenticando del tutto le attività di recupero”. Il garante dei detenuti dichiara inoltre che “sarebbe stato meglio investire le risorse sull’aspetto sanitario, ad esempio per i tossicodipendenti che oggi rappresentano il 30% dei detenuti e non dovrebbero stare in carcere”. Per quanto riguarda invece la detenzione domiciliare a fine pena, la Bruno si mostra in accordo col governo per un impegno ad applicare questa possibilità che però, in teoria, è già prevista ma fino ad adesso sembra essere rimasta sulla carta.