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Carcere, in Emilia-Romagna sempre più sovraffollamento

Raddoppiati i casi di suicidio rispetto al 2016. Molti detenuti (125) hanno tentato di togliersi la vita e numerosi sono i casi di autolesionismo. Per il garante regionale c’è una significativa carenza di personale educativo.

18 Giugno 2018 - 12:56

Nelle carceri presenti sul territorio dell’Emilia-Romagna si contano 3.488 detenuti (tra loro 159 le donne), il tasso di sovraffollamento continua a crescere (è aumentato di più del 20% in tre anni, arrivando al 124%) e sale l’incidenza della popolazione straniera. E’ quello che emerge dal bilancio stilato nei giorni scorsi dal garante regionale dei detenuti. In tre anni il numero dei cittadini stranieri è aumentato del 5% e rappresenta oggi più della meta’ dei detenuti, con 1.770 presenze. Nel 2017 i casi di suicidio in strutture della regione sono stati otto, il doppio rispetto al 2016 (il 18% sul totale nazionale), mentre i tentativi di suicidio sono stati 125 e 1.383 gli atti di autolesionismo. Il garante, nella sua relazione, ha poi affrontato il tema delle criticità nelle strutture della regione: “La condizione degli istituti penitenziari in Emilia-Romagna risente della mancanza di una adeguata programmazione della manutenzione ordinaria, inoltre Forlì e Ravenna richiederebbero interventi importanti di manutenzione straordinaria”. Un aspetto preoccupante nelle carceri della regione, ha poi evidenziato, “riguarda il manifestarsi di carenze di organico nel personale di custodia, ma ancor di più nel personale educativo e amministrativo, comprese le direzioni”.