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Caos supplenze, sos dei precari: “Punteggi sbagliati per molti”

Una situazione “prevedibile”, per il Coordinamento precari/ie della scuola di Bologna e Modena, che chiede una finestra temporale per segnalare errori e irregolarità, più altre “misure di buonsenso” in vista delle convocazioni: altrimenti “si rischia di pregiudicare la regolare assegnazione degli incarichi, con conseguenze sull’avvio e sulla prosecuzione dell’anno”.

04 Settembre 2020 - 19:38

“Alle incertezze e difficoltà di questo inizio di anno scolastico legate all’emergenza sanitaria si aggiunge il caos punteggi, a seguito della recente pubblicazione delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze (Gps). Sono molti/e i precari e le precarie che si sono visti riconoscere un punteggio sbagliato. Si tratta perlopiù di errori generati dal sistema automatico di attribuzione del punteggio della piattaforma telematica, soprattutto per una errata valutazione dei servizi specifico/aspecifico o relativi al sostegno”. A sottolineare questa situazione è il Coordinamento precari/ie della scuola di Bologna e Modena, che aggiunge: “Un caos prevedibile, se si considera i tempi strettissimi della procedura, sia per gli aspiranti che dovevano presentare domanda, sia per gli uffici che hanno dovuto validare le istanze. A ciò si è aggiunta la scelta inspiegabile di modificare le tabelle di valutazione finora in vigore, generando ulteriore confusione sui criteri di attribuzione dei punteggi. Infine, una piattaforma che avrebbe dovuto calcolare automaticamente il punteggio e che probabilmente fa acqua da tutte le parti, a giudicare dai risultati. In considerazione di tutto questo, chiediamo agli uffici scolastici regionale dell’Emilia-Romagna e agli uffici provinciali di prevedere una finestra di cinque giorni perché gli aspiranti possano segnalare errori e irregolarità, a conclusione della quale ripubblicare le graduatorie corrette. Abbiamo inoltre chiesto all’Usr di fornire una serie di chiarimenti tecnici in merito alla valutazione del servizio aspecifico e/o misto”.

Inoltre, “siamo anche preoccupati/e riguardo alle modalità con cui avverranno le convocazioni per l’attribuzione delle supplenze. Siamo convinte che sia necessario garantire, oltre al distanziamento sociale, anche il diritto dei precari e delle precarie di scegliere la cattedra in una situazione di trasparenza, seguendo dal vivo le fasi dell’assegnazione. Perciò chiediamo che le convocazioni, come sta già avvenendo per il personale Ata nella provincia di Bologna, siano in presenza, dividendo i candidati in piccoli gruppi sulla base della posizione in graduatoria. Congiuntamente chiediamo che si eviti il ricorso a piattaforme informatiche che sostituiscano un contatto diretto, anche solo vocale, e che comportino la scelta dei posti tramite la dichiarazione di preferenze. In assenza di queste misure di buonsenso, si rischia di pregiudicare la regolare assegnazione delle supplenze, con conseguenze sull’avvio e sulla prosecuzione dell’anno scolastico”.