Macchine ferme alla fabbrica metalmeccanica. I lavoratori chiedono che non vengano applicati i “peggioramenti” del nuovo contratto nazionale del settore, firmato dai sindacati confederali.
“Straordinario successo del primo sciopero alla Fabio Perini a sostegno delle richieste avanzate alla direzione della fabbrica metalmeccanica di Calderara. Adesione totale e fabbrica deserta. Un partecipato presidio ha accompagnato l’avvio di una vertenza che si preannuncia lunga”.
Ne dà notizia Usb, che stigmatizza l’azienda per l’indisponibilità a discutere la piattaforma avanzata dei lavoratori, che chiedono la disapplicazione dei “peggioramenti introdotti dal contratto nazionale del novembre 2016 su diritti quali legge 104, congedi parentali, diritto alla malattia e welfare”. Un “contratto della resa firmato da Fim Fiom Uilm”.
“Un segnale di valore generale per l’insieme del mondo del lavoro. I lavoratori non sono né rassegnati, né sconfitti”, afferma il sindacato, che ha già fissato altre due ore di sciopero per lunedì 18 dalle 9 alle 11.