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Cacciate le famiglie, l’ex Telecom diventerà un hotel

In via Fioravanti nascerà un albergo per studenti con 300 camere da 300 euro al mese per un posto in doppia. “Buone notizie”, come dice Merola, oppure ennesima operazione speculativa in città?

01 Aprile 2016 - 17:29

Ex Telecom - © Michele LapiniDopo anni di abbandono, dopo l’occupazione da parte di centinaia di persone e poi il violento sgombero da parte delle forze dell’ordine, in piena campagna elettorale ecco l’annuncio: l’ex Telecom di via Fioravanti diventerà un hotel per studenti, con 300 camere da 300 euro al mese per un posto in doppia. Il progetto porta la firma della catena internazionale “The student hotel” e Merola lo ha annunciato come un passaggio di svolta per la Bolognina: “Buone notizie”, dice il sindaco, a cui evidentemente non basta il progetto di un albergo di lusso che già minaccia anche l’ex caserma Masini occupata da Làbas. Di sicuro la pensa diversamente da Merola il collettivo Social Log, protagonista dell’occupazione dello stabile insieme a decine di famiglie. “A differenza del sindaco non gioiamo di questa notizia anzi vogliamo denunciare il carattere fortemente speculativo dell’operazione che dopo aver fatto trangugiare milioni di euro all’imprenditore scozzese darà alla città una struttura di cui non saprà che farsene. Valli a trovare nell’Italia e nella Bologna dell’austerità 300 studenti pronti a spendere 300 euro al mese per una stanza in un complesso il cui confort è: una cucina in comune! Chi può permettersi quelle cifre dorme già negli studentati di lusso appaltati a Cl&company”, è il commento di Social Log.

Ancora il collettivo: “Possiamo giurarci che nel 2018 l’ex Telecom sarà un palazzo disabitato, le tasche del signor Mc Gregor e del fondo delle banche tedesche attualmente proprietario ben più gonfie, e ci sarà una corte di manager pronta ad accaparrarsi una nuova svendita e una nuova speculazione, e questo nella città in cui ogni anno ci sono più di 1500 sfratti. Intanto una parte di chi è stato sgomberato violentemente dall’ex Telecom lo scorso ottobre e oggi vive nella struttura di transizione abitativa ‘Galaxy’ si ritrova ancora privo del diritto alla residenza, come abbiamo denunciato la scorsa settimana durante una conferenza stampa, subendo un trattamento discriminante, vessatorio e antigiuridico (a proposito leggi la nota del nostro sportello legale diffusa dal portale on line autogestito Zic). Oltre al danno oggi arriva anche la beffa! In ogni modo come già annunciato abbiamo perso la pazienza e riteniamo inammissibile che nell’unica città italiana che ha messo in discussione l’articolo 5 con il riallaccio dell’utenza idrica ci sia l’insopportabile paradosso che in un residence di emergenza abitativa pubblica alcuni nuclei famigliari siano privati dell’accesso alla residenza, e promettiamo nuove iniziative di lotta per i prossimi giorni! Aggiungiamo la necessità di aprire con urgenza un tavolo di contrattazione del canone di locazione nella struttura e del punteggio della graduatoria Erp per chi abita in case di transizione abitativa. Residenza subito! Contro la città della rendita e della speculazione costruiamo l’unica grande opera utile alla popolazione: casa, reddito, salute e qualità della vita degna per tutti e tutte!”.