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Brescia / “Salviamo il Bosco di Lorenzo”

A Erbusco gli alberi che ricordano un giovane ambientalista, Lorenzo Corioni, rischiano di far spazio ad un’area industriale. Petizione per opporsi al progetto: “Se davvero si ha a cuore il bene dei cittadini, il bosco non si distrugge, si fa crescere”.

22 Gennaio 2019 - 11:58

A Erbusco, in provincia di Brescia, c’è un bosco. Si chiama il “Bosco di Lorenzo” perchè è nato per ricordare un giovane ambientalista del paese, Lorenzo Corioni, scomparso alcuni anni fa. Il progetto ne prevede l’estensione e ora, invece, il bosco rischia di sparire del tutto perchè l’amministrazione vuol far sorgere proprio al suo posto una nuova area industriale. Per impedire questo scempio, tra le varie iniziative messe in campo, è stata attivata anche una petizione su Change.org, che nel giro di pochissimo tempo ha raggiunto le 1.000 firme. Nel testo della petizione si ripercorre tutta la vicenda: “Giù le mani dal ‘Bosco di Lorenzo’ di Erbusco: i Frattimi e Legambiente dicono no al taglio dei 100 alberi piantati nel paese che il Comune di Erbusco vuole eliminare per far spazio a un nuovo capannone industriale nel centro del paese. Il ‘Bosco di Lorenzo’ è un progetto di bosco diffuso in tutta la Lombardia nato nel 2015 a seguito della scomparsa di Lorenzo Corioni, amico e volontario di Legambiente: grazie a una raccolta fondi e al contributo di molti circoli di Legambiente in tutta la regione, dal 2015 a oggi sono stati messi a dimora oltre 6000 alberi sul territorio regionale e non solo. Tra i tanti boschi sparsi sul territorio lombardo, ce n’è uno che ha un valore simbolico unico: il bosco sorto nel 2016 a Zocco, in via Lamarmora, il paese di Lorenzo, grazie al lavoro dell’Associazione Culturale ‘I Frattimi’ e del circolo Legambiente ‘Ilaria Alpi’. Il progetto presentato all’amministrazione comunale, e condiviso dalla stessa, prevedeva un totale di 7000 m² di parco e bosco divisi in due aree di piantumazione tra loro adiacenti, e così nel 2016 sono stati piantati i primi 100 alberi del bosco. È invece di queste ultime settimane la notizia che il Comune di Erbusco ha intenzione di sradicare gli alberi per lasciare spazio ad una nuova area industriale, distruggendo insieme al bosco anche il contributo di un’intera comunità che ha partecipato attivamente alla sua realizzazione. L’amministrazione ha infatti deciso di cambiare destinazione d’uso per il terreno trasformandolo da area verde pubblica ad area industriale e, con la successiva vendita, monetizzare e ricevere in cambio oneri di urbanizzazione. Inoltre, la situazione è resa ulteriormente critica dal fatto di trovarci a ridosso di una zona residenziale e dal fatto che l’azienda interessata alla costruzione del nuovo capannone tratta terre di fonderia e materiali potenzialmente pericolosi per la salute dei residenti”.

Continua l’appello: “Non possiamo che opporci fermamente alla scelta del Comune di Erbusco: eliminare gli alberi piantati significa colpire il ‘Bosco di Lorenzo’ proprio in uno dei luoghi in cui il bosco diffuso ha avuto origine, e la sua perdita sarebbe ancora una volta il segno di una politica che sceglie il consumo di suolo e la distruzione del territorio invece del benessere della comunità. L’amministrazione comunale di Erbusco deve decidere. Dal nostro punto di vista, se davvero si ha a cuore il bene dei cittadini, il bosco non si distrugge, si fa crescere”.

Da Bologna, Vag61 sostiene l’appello per il bosco: “Sosteniamo la petizione online lanciata da I Frattimi per salvare il bosco di Lorenzo a Zocco di Erbusco (BS). 300 alberi piantumati due anni fa per farci un parco pubblico e che ora l’amministrazione comunale intende sradicare per vendere l’area e trasformarla in zona industriale. Basta cemento, più spazi verdi e di socialità!”