Acabnews Bologna

Blocco all’Unicredit di via Rizzoli

Azione comunicativa di Let’s strike, in vista della giornata di mobilitazione lanciata dai metalmeccanici per il 27 gennaio.

19 Gennaio 2011 - 18:21

Oggi la campagna LET’S STRIKE ha messo in campo una nuova azione comunicativa sanzionando la sede di via Rizzoli dell’Unicredit, il cui accesso è stato bloccato per qualche decina di minuti al fine di segnalare il ruolo che le banche avranno nel rimodellare l’università. Grazie al decreto Gelmini le banche potranno entrare nel cda degli Atenei, imporre agli studenti meno abbienti il prestito d’onore come forma di ricatto; un regalo della Gelmini alle banche e a tutti quegli istituti salvati dall’azione dei governi, istituti responsabili della crisi e ora sicuramente al fianco dell’attacco ai diritti portato avanti da personaggi come Gelmini e Marchionne.

Gelmini e Marchionne stanno distruggendo il nostro futuro!

A scuola sempre più disciplina e gerarchizzazione tra istituti, in università l’ingresso dei privati nei consigli d’amministrazione, i tagli alle borse di studio e ai corsi di laurea aprono la strada all’aziendalizzazione degli atenei e alla ricerca del profitto anche in campo formativo.

Questo significa meno ricerca libera, meno diritti, meno opportunità. Significa imporre agli studenti di produrre sapere che diventa subito merce per il profitto dei privati.

In fabbrica modello Marchionne significa subire, di fronte al ricatto del licenziamento, condizioni di lavoro sempre più precarie, con sempre meno pause, con ritmi sempre più incessanti, con sempre meno diritti, con meno salario.

Questa è l’uscita dalla crisi che governo e padroni stanno mettendo in campo!
Fare pagare i costi di un modello economico che ha fallito agli studenti, ai precari, agli operai.

Il 27 gennaio la FIOM ha convocato a Bologna lo sciopero generale di categoria in un clima di contrapposizione all’interno degli stabilimenti che si oppongono a Marchionne. Siamo sempre stati consapevoli come studenti e precari che scuola e mondo del lavoro sono profondamente legati e quindi quel giorno ci saremo anche noi!

Ci saremo con tutta la ricchezza e la qualità che la nostra lotta ha prodotto negli utlimi mesi, continueremo a bloccare le città consapevoli che generalizzare lo sciopero bloccando la normalità e la circolazione delle merci fa davvero male s chi vuol farci pagare questa crisi!

SIAMO TUTTI IN SCIOPERO GENERALE!

Let’s strike