Ferma il traffico dei viali la manifestazione degli studenti medi contro l’azienda che gestisce il trasporto pubblico: “Specula sulle nostre spalle”. Solidarietà agli attivisti colpiti da foglio di via e alle lotte della logistica.
Studenti delle superiori in corteo tra cori e fumogeni stamattina contro Tper, che il Cas accusa di “speculare sulle nostre spalle e sullle nostre famiglie”, offrendo “l’abbonamento all’autobus più caro d’Italia”.
Partiti da piazza XX Settembre, hanno fatto tappa a via Mascarella ricordando l’anniversario della morte di Francesco Lorusso e poi all’Ufficio scolastico provinciale (Usr), in via dei Castagnoli, dove hanno appeso uno striscione contro i test Invalsi e il taglio ai fondi d’istituto. Un altro striscione (“Non saranno denunce e manganelli a fermarci. Ai nostri posti ci troverete”) è stato legato alla sede della Provincia di Palazzo Malvezzi, in via Zamboni, chiusa e presidiata dalla polizia. Risaliti fino a via Rizzoli, sono poi tornati in direzioni da via Indipendenza, per gli ultimi blocchi del traffico tra porta Mascarella e l’autostazione.
Non sono mancati gli attestati di solidarietà agli attivisti raggiunti ieri da divieto di dimora e alla lotta dei facchini della Granarolo.