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Incursione in Regione alla vigilia del 12D

Manifestanti mascherati da politici per lanciare corteo da piazza San Francesco. Làbas: “Vostro volto è nostra precarietà!”. Hobo: “Vostra faccia è quella della crisi”. Studenti medi portano foto delle scuole al provveditorato.

11 Dicembre 2014 - 18:57

tpBlitz nella sede della Regione Emilia-Romagna, oggi, in vista della manifestazione che domani, nel giorno dello sciopero generale di Cgil e Uil, si muoverà da piazza San Francesco alle 9. I manifestanti indossavano maschere con il volto di diversi esponenti politici. “Bonaccini, Grillo, Salvini, Renzi, Alemanno, Poletti, Frascaroli e tutti gli altri non avete più nessuna legittimità. Il vostro volto è la nostra precarietà!”, spiega Làbas su Facebook. Aggiunge Hobo: “La vostra faccia è quella della crisi e della mafia. I vostri volti sono quelli del Pd, del Pdl, della Lega, di Legacoop. I soldi della vostra corruzione sono i nostri. Dalla Regione, simbolo della completa delegittimazione della politica istituzionale, si alza un grido: ci riprenderemo tutto! Domani alle 9 appuntamento in piazza San Francesco per una piazza di movimento e di conflitto, di autonomia e di opposizione sociale”.

stL’appuntamento di piazza San Francesco è stato lanciato anche dagli Studenti medi autorganizzati, che oggi hanno concluso quattro giornate di iniziative in vista della manifestazione. “Questa giornata è stata l’ultima delle nostre quattro date di lancio verso il 12 dicembre, che hanno toccato temi come il rifiuto del razzismo tramite un calcetto, del caro dei trasporti pubblici e di grandi opere come Fico, con sanzionamenti davanti alla sede di Eataly. Infine oggi: il rifiuto di un’edilizia scolastica fatiscente. In quest’ultima giornata ci siamo presentati davanti al provveditorato sul quale abbiamo attaccato foto simboliche che abbiamo raccolto in questi giorni nelle nostre scuole. Abbiamo muri e bagni rotti, soffitti e controsoffitti che rischiano di caderci addosso, mancano spesso mattonelle che creano vere e proprie voragini. Ci troviamo davanti a muffe e buchi, per non generalizzare su gli interi plessi scolastici decadenti. Siamo stanchi di tutto questo! Attraverso queste fotografie vogliamo far vedere alla città in quali condizioni siamo costretti a vivere nelle nostre scuole, luoghi che dovrebbero essere di formazione e invece rischiano troppo spesso di farci del male. Vogliamo vivere le nostre ore scolastiche in luoghi sicuri e degni, che possano garantirci al meglio un’istruzione priva di pericoli”.