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Blitz al centro per l’impiego: Jobs act? “Specchietto per le allodole”

Gli attivisti di Social Log in via Todaro e poi in corteo tra supermercati e agenzie interinali [foto]. “Il Governo Renzi va nella stessa direzione dei suoi predecessori, precarizzando e attaccando i diritti dei lavoratori”.

26 Febbraio 2014 - 12:20

Oggi come Social Log, famiglie di precari e sfrattati abbiamo bloccato gli sportelli del centro per l’impiego di via Todaro, per poi muoverci in un corteo comunicativo passando dalle agenzie interinali ai supermercati, per dar visibilità al percorso che dagli sportelli alle assemblee come Social Log stiamo portando avanti. Convinti che attese e false promesse che dagli sportelli per il lavoro, alle graduatorie per le case popolari,con cui ci troviamo quotidianamente ad avere a che fare, non siano più una risposta ma solo un rimandare il problema in attesa di soluzioni che dal governo Monti, passando per Letta al nuovo di Renzi, non si sono mai trovate.

Siamo quindi pronti a rilanciare in città il percorso di lotta intrapreso dall’occupazione degli uffici di Viale Masini per la casa il reddito e la dignità!

> Volantino:

Non c’è 2 senza 3! Ecco il terzo governo consecutivo non eletto con voto popolare. D’altronde cosa cambia? Cambiano nomi e facce di chi riempie quei palazzi, ma siamo consapevoli che il Governo Renzi vada nella stessa direzione dei suoi predecessori, precarizzando e attaccando i diritti dei lavoratori.

Per questo motivo non cadremo negli specchietti per allodole che il nuovo governo Renzi ha iniziato a disseminare nel suo percorso, iniziando con il Jobs Act che dovrebbe riformare il lavoro.

Chi meglio di noi conosce gli effetti della crisi e i loro tagli ai salari, licenziamenti, contratti di lavoro fasulli, tagli al welfare e i conseguenti sfratti, pignoramenti e distaccamenti delle utenze!

Quanti di noi si trovano a passare ore in fila a sportelli come quelli del centro per l’impiego di cui oggi abbiamo bloccato gli sportelli, che accumulano faldoni sulle scrivanie e alimentano ancora un’infinitesima goccia di speranza a chi non ci crede più in una vita di promesse, menzogne, stenti e insicurezze.

Quanti di noi non riescono più a pagare l’affitto altissimo di città come Bologna che conta 40.000 famiglie in stato di disagio abitativo, 6.00. famiglie in attesa di una casa popolare e solo 400 assegnazioni all’anno.

A fronte di tutto ciò nel “democratico” capoluogo emiliano ci sono 7.000 alloggi vuoti, tenuti appositamente vuoti da chi specula sulle nostre vite alzando i prezzi degli affitti, svendendo il patrimonio pubblico ma continuando a cementificare senza sosta.

Proprio perchè non crediamo più alle false promesse di chi riempie i palazzi corrotti e perchè crediamo che l’unica grande opera che neccessita questo paese sia casa e reddito per tutti, abbiamo deciso di organizzarci dal basso e di andare a riprenderci i nostri diritti.

A Social Log siamo in tanti e tante, famiglie, disoccupati e precari che insieme lottano per denunciare e dare risposte concrete all’emergenza abitativa di questa città bloccando sfratti e riappropriandoci delle case che ci spettano, convinti che la casa è un diritto che non può essere negato a nessuno.

Agli sportelli di Social Log troverai chi, insieme dal basso, lotta contro chi specula sulle nostre vite e nega il diritto alla casa, chi è convinto che l’unica alternativa sia quella di andare a riprendersi, a spinta se necessario, ciò che ci hanno tolto e di conquistare ciò che ci spetta.

Social Log

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