Ieri la protesta, Adl: “L’azienda continua a negare un confronto dopo i licenziamenti illegittimi, continueremo a mobilitarci”. Intanto, Usb scuola: “Errori nelle nomine dell’Ic15 e del Majorana, l’Usp deve chiarire”.
Blitz al Carrefour di strada Maggiore, ieri, per pretendere il reintegro dei lavoratori licenziati nei mesi scorsi dopo uno sciopero. L’Adl Cobas ha manifestato fuori e dentro il punto vendita, spiegando così su Facebook l’iniziativa: “Continuano le iniziative presso Carrefour e Pam Panorama, dopo le aziende alla quale affidano il servizio di consegna a domicilio For Services e Sistemi Integrati hanno deciso di licenziare i lavoratori sindacalisti del territorio Bolognese. L’azienda continua a negare un confronto dopo questi licenziamenti illegittimi, e continueremo a portare avanti questo tipo di iniziativa, come oggi (ieri, ndr) in strada Maggiore, finché non ci sarà un’apertura!”.
Dall’Usb scuola, invece, arriva la seguente presa di posizione sulle nomine: “Diversi iscritti ci segnalano errori nelle nomine dei posti disponibili dalle graduatorie d’istituto dell’Ic15 e dell’istituto Majorana di San Lazzaro. Sembra che gli errori derivino da un’interpretazione sbagliata della nota al protocollo 6053/C7C emanata dall’Usp di Bologna il 14 settembre, in cui si indica alle scuole di procedere autonomamente allo scorrimento delle graduatorie, per ogni classe di concorso, a partire dal punteggio indicato da una tabella allegata. Le segreterie dei due istituti avrebbero quindi proceduto, assegnando i posti residui e le nuove disponibilità non partendo dal punteggio dell’ultimo posto assegnato dalla propria graduatoria d’istituto, ma da un punteggio più basso (ovvero quello indicato dalla nota dell’Usp di Bologna), ledendo quindi il diritto degli aspiranti in graduatoria, che non avevano potuto scegliere alcuna cattedra o spezzone durante la convocazione della rete delle scuole. Ovviamente inoltreremo accesso agli atti alle due scuole, ma riteniamo che l’Usp di Bologna potrebbe facilmente pubblicare una nota di chiarimenti ricordando ai dirigenti scolastici quanto normato nel Regolamento delle supplenze. Tale atto si rende necessario anche per fugare tutti i dubbi che, a partire dal riscontro casuale dell’errata assegnazione delle supplenze in queste due scuole, si sono diffusi tra i docenti precari giustamente in ansia per il proprio futuro lavorativo che dipende dalla corretta assegnazione di cattedre e spezzoni. Oltre alla precarietà diffusa, non è pensabile che si possa rimanere vittime anche di errori così gravi”.