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Bianchi e Messa al Tecnopolo, fuori la contestazione

Visita bolognese per i due ministri del governo Draghi insieme alla commissaria europea Mariya Gabriel: la loro presenza in città, oggi pomeriggio, è finita al centro di una protesta promossa da Cambiare Rotta e Osa. Asia-Usb ha invece manifestato fuori dalla sede di Ape-Confedilizia: “Ogni sfratto sarà una barricata!”.

23 Febbraio 2022 - 20:40

Contestazione durante la visita effettuata oggi al Tecnopolo di Bologna dai ministri Patrizio Bianchi (Istruzione) e Maria Cristina Messa (Università) insieme alla commissaria europea Mariya Gabriel. I due ministri del governo Draghi e l’autorità Ue sono “la rappresentazione plastica di una vera e propria catena di comando nel mondo della formazione, che lega scuola, università e ricerca all’insegna di un progetto comune: la sottomissione della formazione e della ricerca agli interessi delle aziende a spese di ogni sua funzione emancipativa, per rafforzare l’autonomia e la competitività del polo imperialista europeo”, afferma Cambiare Rotta motivando la protesta promossa insieme alle/gli studentesse/i di Osa, che a loro volta hanno invocato in particolari le dimissioni di Bianchi: perchè il ministro, “sordo alle richieste degli studenti, continua a portare avanti un modello di scuola professionalizzante e conformato sull’impianto europeo. Lo vediamo quando ripristina un’esame di maturità sul modello prepandemico, come se questi ultimi due anni di Dad non ci fossero stati e non avessero causato i danni pedagogici e psicologici che hanno afflitto percentuali altissime di studentesse e studenti. Lo vediamo quando le scuole sono piene di problemi e ci cadono in testa ed i fondi della scuola del Pnrr saranno investiti in progetti di digitalizzazione e professionalizzazione, facendo perdere sempre di più alla scuola la sua funzione emancipatrice. Ma lo vediamo sopratutto quando due studenti come noi muoiono in alternanza scuola-lavoro, e alla nostra richiesta di finirla con questi progetti inutili ed assassini la risposta del Governo sono le botte e le denunce”.

Sempre nel pomeriggio di oggi, inoltre, Cambiare Rotta e Asia-Usb hanno protestato fuori dalla sede di Ape-Confedilizia in occasione della conferenza stampa contestata anche da Tpo, Làbas e Adl Cobas, che dopo il blitz hanno rivendicato: ai proprietari di casa “abbiamo gridato in faccia tutta la nostra indignazione, facendo quindi saltare il loro siparietto”. In merito all’iniziativa dell’associazione di categoria, scrive Asia-Usb: “Per Confedilizia il profitto viene sempre prima della nostra dignità, delle nostre vite e dei diritti fondamentali come il diritto alla casa- afferma il sindacato degli inquilini- che non vengono nemmeno lontanamente considerati! Come già anticipato giorni fa, siamo andati insieme a Cambiare Rotta Bologna a contestare i palazzinari e speculatori riuniti da Ape e Confedilizia rispetto alle loro ultime dichiarazioni. Per chi ogni giorno specula con affitti altissimi e case malmesse, non esiste nessuna emergenza abitativa, ma anzi vi è bisogno di più sfratti, esecuzioni più veloci e maggiore supporto delle forze dell’ordine per garantirle. Siamo quindi andati con inquilini sotto sfratto e solidali a contestare il loro incontro, portando la realtà che ogni giorno colpisce migliaia di famiglie e singoli: affitti sempre più inaccessibili, un carovita in aumento, sfratti all’ordine del giorno e nessuna vera soluzione pubblica per contrastare questa situazione. Ogni sfratto sarà barricata!”.