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“Beviamo etico, evitiamo Granarolo”

Ancora un appello per il boicottaggio del colosso cooperativo. Questa volta sono i Cobas della scuola, che si rivolgono a famiglie ed insegnanti: “Niente prodotti Granarolo fino alla riassunzione di tutti i facchini”.

16 Febbraio 2014 - 13:20

Beviamo etico, evitiamo Granarolo

Campagna di consumo etico
per la riassunzione dei lavoratori ingiustamente licenziati

Nel 1996 destò scalpore nell’opinione pubblica la scoperta che multinazionali come Nike, Reebok, Adidas e Mizuno producevano a Sialkot (Pakistan) palloni da calcio in fabbriche dove migliaia di bambini tra i cinque e i quattrodici anni erano impiegati per oltre 10 ore al giorno. All’indignazione seguì la nascita di molteplici campagne di mobilitazione contro questi marchi. In breve tempo le campagne costrinsero queste multinazionali almeno a darsi un codice etico riguardo ai lavoratori impiegati nella propria filiera di produzione.

Memori di quella vicenda, pensiamo che sia giusto che i consumatori italiani sappiano la storia dei lavoratori migranti delle cooperative che gestiscono in appalto i trasporti logistici dell’azienda Granarolo: essi sono stati licenziati nove mesi fa solamente perché protestavano chiedendo condizioni di lavoro migliori. Dei 51 lavoratori e lavoratrici licenziati ingiustamente, solo alcuni sono stati riassunti fino ad oggi, nonostante che in Prefettura dopo lunghe trattative le aziende si fossero impegnate alla riassunzione.

Sono lavoratori con famiglia, privati del lavoro perché lottavano contro la riduzione del 50% del salario. La Granarolo subappalta questi lavori proprio a cooperative che trattano i lavoratori quasi come schiavi, mentre si lava le mani quando questi lavoratori vengono cacciati perché non abbassano la testa.

Nel 1996 smettemmo di comprare Nike per tutelare bambini-lavoratori. Oggi pensiamo che non si possa continuare tranquillamente a bere latte Granarolo finché la giustizia della riassunzione non sia stata fatta. Marche di latte ce ne sono tante in commercio: cambiamo latte per noi e per i nostri figli e figlie finché la Granarolo non accetterà la riassunzione di tutti i lavoratori licenziati.

Beviamo etico, evitiamo Granarolo.

Cobas Scuola