Acabnews Bologna

“Bertone vergognati”, sabato corteo contro la pedofilia nella Chiesa

Sabato 24 aprile’010, partenza alle 11,30 in piazza del Nettuno.

22 Aprile 2010 - 14:53

“Bertone vergognati”. E’ con questo slogan che gli attivisti di Arcigay, Arcilesbica, Mit e Rete laici invitano a scendere in piazza sabato a Bologna. L’obiettivo e’ protestare contro le recenti dichiarazioni su pedofilia e omosessualita’ del sottosegretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, “denunciare il bieco tentativo di spostare l’attenzione dalle responsabilita’ dei ministri della Chiesa e per ricordare i bambini e le bambine vittime dei numerosi casi di pedofilia emersi in ambiente clericale”. Appuntamento alle 11,30 in piazza del Nettuno e poi corteo fino a piazza San Domenico.

“Il cardinale Bertone, contro ogni riscontro scientifico ha ancora una volta sostenuto l’esistenza di una relazione tra la pedofilia e l’omosessualita'”. Tesi contraddetta, ad esempio, dall’Associazione italiana di psicologia: le parole di Bertone, “oltre che assolutamente prive di evidenza scientifica- riporta la nota- paiono rilanciare una pericolosa reinterpretazione in chiave psicopatologica dell’omosessualita’, condizione invece da anni esplicitamente esclusa dalla nosografia (lo studio descrittivo delle malattie, ndr) psichiatrica in uso”. Il luogo scelto per l’arrivo della manifestazione, spiegano i promotori, e’ doppiamente “simbolico”. Da un lato perche’ proprio in piazza San Domenico “si trovava, nel Medioevo il tribunale bolognese dell’Inquisizione, che torturava e bruciava eretici, streghe e sodomiti”. Inoltre a pochi metri da piazza San Domenico oggi ha sede il Tribunale di Bologna, “espressione di quella giustizia che tanti esponenti della Chiesa, colpevoli di reati di pedofilia, hanno evitato grazie alle coperture e ai silenzi offerti loro dai porporati”.

La manifestazione bolognese e’ un modo di aderire alla mobilitazione “Stop Vatican abuse”, che sabato a livello nazionale si svolgera’ a Roma ed interessera’ anche Cile, Regno Unito, Peru’, Germania, Nicaragua, Venezuela Paraguay, Usa e Colombia.