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Aule studio, studenti occupano uno spazio dell’ateneo all’aperto

Il Cua da via San Giacomo: “Da un anno ci muoviamo per gli spazi della zona universitaria con tavoli e panche” mentre “‘UniBo non offre soluzioni all’insufficienza di posti”. Di qui la decisoine di lanciare “un segnale forte e chiaro: quello che non ci date, noi ce lo riprendiamo!”.

06 Maggio 2021 - 18:51

“Piazza Studio Autogestita trova una nuova casa!”, annuncia il Collettivo Universitario Autonomo, allegando le foto scattate in un’area verde in via San Giacomo, in piena zona universitaria. “È da ormai un anno – spiega il comunicato giunto in redazione – che, organizzandoci tra studenti e studentesse, ci muoviamo per gli spazi della zona universitaria con tavoli e panche, allestendo aule studio all’aperto nella massima autotutela collettiva. Nonostante le salatissime ed invariate tasse pagate, l’UniBo non offre soluzioni all’insufficienza di posti in aule studio e biblioteche – e questo non è l’unico servizio carente o del tutto assente: da tanto tempo, con la nostra piazza studio itinerante, riapriamo piazze, blocchiamo strade, chiediamo a gran voce che i nostri bisogni vengano presi in considerazione, ma il silenzio intorno a noi rimane assordante”.

Proseguono gli studenti: “Per questo motivo oggi Piazza Studio Autogestita si trasforma in Piazza Studio Occupata, uno spazio liberato, riaperto, ristrutturato ma lasciato vuoto da un’amministrazione universitaria che continua a scegliere di non ascoltarci. Alle porte delle elezioni per un nuovo rettorato, più che mai ci pesano le promesse non mantenute, gli studentati mai costruiti, gli spazi per le studente che si vogliono auto organizzare mai aperti (non ci dimentichiamo l’Ex Veneta!): non abbiamo più voglia di essere ignorate, non abbiamo più voglia di essere la patata bollente rimpallata da un organo burocratico all’altro, non abbiamo più voglia di vederci vendute come oro queste poche briciole avvelenate. Oggi il segnale che lanciamo all’ateneo è forte e chiaro: quello che non ci date, noi ce lo riprendiamo!”.