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Ateneo, a Palazzo Hercolani nuova contestazione: “No ai teorici della guerra”

Interrotto anche oggi il corso di Panebianco. Assemblea di Scienze Politiche: “Milioni di morti dietro le sue parole”. Hobo: “Respinta lezione bellica”.

23 Febbraio 2016 - 17:54

panNuova contestazione per Angelo Panebianco, stavolta attuata dall’Assemblea di Scienze Politiche, che individua nel docente un membro “dei tink tank del potere” che “dà indicazioni ai politici su cosa fare”, come si legge in una nota diffusa stamane, condiviso “con grande piacere” anche sulla pagina facebook di Hobo, dove si commenta:  “Chi non fa tacere i teorici della guerra è complice: oggi studentesse e studenti hanno respinto la lezione bellica di Panebianco!”.

La lezione è stata interrotta, racontano i contestatori, e Panebianco dapprima “ha cercato di espellere gli studenti dall’aula” ma poi “ha dovuto lasciare l’aula”.

“Ora con gli aerei militari che scaldano i motori proclama la necessità di bombardare la Libia senza perdere tempo – scrivono gli studenti – Dietro quelle parole ci sono milioni di morti, di morti nostri, prodotti dalle loro guerre. Dietro quelle parole c’è la fonte diretta della nostra insicurezza fisica, oltre che delle nostre condizioni di oppressione”.

Il docente “ci risparmi il suo appello alla libertà di opinione – prosegue la nota – Lui che vorrebbe bombardare le ex colonie, lui che vorrebbe sbattere in galera o affogare in mare i migranti sospetti, lui che sognando una grande Europa sotto l’ombrello Nato scrive che ‘le unificazioni politiche non si fanno col burro ma con i cannoni’ (sic!), dovrebbe sapere bene che quella libertà di opinione che oggi rivendica è solo la libertà del potere di continuare indisturbato nei propri crimini”.