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Assolto Erri De Luca

Smontata l’accusa di istigazione a delinquere per le sue parole di sostegno al sabotaggio della Torino – Lione. Lo scrittore: “La Valle di Susa resta una questione che mi riguarda”.

19 Ottobre 2015 - 14:40

Erri De Luca (repertorio Zic)Di Checchino Antonini – da Popoff 

“Ora mi sento tornato un cittadino qualunque. Ma La Valle di Susa resta una questione che mi riguarda” dice Erri De Luca, subito dopo la sua assoluzione dall’accusa di istigazione a delinquere per le interviste in cui sosteneva che la Tav “va sabotata”.
“Di questo processo mi rimane la grande solidarietà delle persone che mi hanno sostenuto, in Italia e in Francia”, aggiunge lo scrittore napoletano. “La sentenza – prosegue – ribadisce il valore dell’articolo 21 della Costituzione. Ho letto sui giornali della telefonata di Hollande a Renzi, ma non credo che abbia influito sulla sentenza”.

Una sentenza inattesa vista la mole di procedimenti giudiziari quasi sempre tesi a destrutturare il movimento popolare più longevo e incisivo contro una grande opera. Un accanimento giudiziario che ha fatto pensare spesso agli ambienti della Procura di Torino come uno dei luoghi in cui la lobby dell’alta velocità poteva disporre di buoni appoggi. Ma anche alla repressione c’è un limite: “Questa sentenza riporta le cose al posto giusto e dimostra che non avremmo dovuto essere qui”, spiega infatti il legale di Erri De Luca, avvocato Gianluca Vitale. “Mi auguro che la Procura e la Digos di Torino – aggiunge – capiscano che c’è un limite anche all’attività di repressione. La libertà di pensiero deve essere tale in Valle di Susa come nel resto del Paese”.

“Non mi aspettavo questa assoluzione, a Torino c’e’ un accanimento giudiziario incredibile”, dice a caldo uno “storico” del movimento No Tav, Alberto Perino, dopo la sentenza. “Ora sono convinto che i Pm e Ltf (la societa’ incaricata della realizzazione della linea transfrontaliera ndr) faranno ricorso in appello. E’ stata una sentenza molto sottile, ad personam, – ha concluso – perchè ha detto che il fatto non sussiste omettendo che non costituisce reato”.