Settanta senza dimora, molti fino agli scorsi giorni ospiti delle strutture del piano freddo, entrano in una ex scuola, “ora proprietà di una banca”.
Stamane una settantina di senza dimora e sfrattati, sostenuti da Asia-Usb, hanno occupato l’ex scuola Severino Ferrari, in via Toscana. “Un edificio vuoto e ora di proprietà di una banca”, dicono gli occupanti.
“Abbiamo deciso di occupare – spiega il sindacato – anche perché 200 persone sono finite in strada con la fine del Piano Freddo. Vogliamo tenere aperta la trattativa col Comune, ma le persone che non hanno un tetto sulla testa hanno bisogno di risposte immediate, ed è per questo che abbiamo deciso di occupare”
* * * * * * * * * *
> Il comunicato di Asia Usb:
Occupato stabile in via Toscana 136. Nessuno resti senza casa.
Questa mattina è stato necessario rispondere ad un bisogno, per riappropriarsi di un diritto che in questa città è negato. L’ex stabile dell’Istituto Severino Ferrari in via Toscana 136 da oggi è abitato da più di 70 persone di nazionalità, storie e vite diverse. Tra cui molti che hanno deciso il due febbraio di non accettare di uscire dalle strutture del piano freddo, organizzando una giornata di presidio insieme all’ASIA/USB in quattro diverse strutture.
È chiaro che in questo paese i diritti non esistono e italiani, immigrati, giovani e anziani, lavoratori e disoccupati, non hanno diritto di abitare dignitosamente in questa città. Un messaggio preciso rivolto dall’Assessorato al Welfare negli scorsi giorni, affermando che non è più possibile sostenere questi livelli di “assistenza”. L’assistenza non è ciò che vogliamo. Abbiamo bisogno di diritti e di case in cui abitare,non dormitori in cui essere ospiti; la crisi economica e lavorativa non può essere motivo per rimanere senza casa. Crediamo che l’abitare non sia una questione di assistenza. La casa è un diritto e come tale deve essere affrontato. Solo il riutilizzo del patrimonio può essere in grado di bloccare la crescente emergenza abitativa, e questa è la richiesta che da oltre un anno stiamo avanzando a questa Amministrazione, e la richiesta di riuso della Caserma Sani è un punto importante di questo percorso. Non possiamo più attendere senza ricevere risposte concrete.
Ora questa è la nostra casa, e soprattutto, questa è la nostra lotta per ribaltare questa situazione in cui l’abitare èun diritto negato.
Asia/Usb