“Per carenza di indizi di colpevolezza”, spiega il collettivo Hobo, che stamattina durante l’udienza ha effettuato un presidio davanti al Tribunale: “Se toccano uno, toccano tutti!”.
Carlo è libero, avanti!
La Bologna degna e antifascista, la Bologna che non piega la testa e non scende a compromessi col sistema di potere del Pd si è ritrovata alle 9,30 sotto il Tribunale per rivendicare l’immediata liberazione di Carlo, arrestato ieri durante le brutali e folli cariche di polizia e carabinieri, schierati a protezione di Salvini e dei palazzinari. Dopo quasi tre ore, è arrivata la notizia attesa: per quanto sia confermato l’arresto, Carlo è stato rimesso in libertà per carenza di indizi di colpevolezza! Ciò dimostra ulteriormente la follia della Questura di Bologna targata Coccia e di una “gestione” dell’ordine pubblico ormai completamente fuori controllo. Accolto dal presidio al grido di “odio la Lega, liberi tutti”, Carlo porta sulla schiena e sul corpo i segni non solo delle manganellate su via San Donato, ma anche delle botte in Questura. Lì è infatti è stato ripetutamente picchiato con calci e schiaffi dagli stessi funzionari della Digos che lo avevano arrestato, in quello che è stato a tutti gli effetti un agguato mirato. La liberazione di Carlo è stata resa possibile dalla determinazione di chi in queste giornate così come l’8 novembre si è ripresa la città per respingere i due Matteo. Lunedì mattina saremo ancora davanti al Tribunale per il presidio convocato da Libertà di Dimora, in occasione del processo ai tre compagn@ arrestati l’8 novembre. Perché per noi il metodo è sempre quello: se toccano uno, toccano tutti! Adelante!
Hobo- Laboratorio dei saperi comuni