Attualità

Argentina / Ad 11 anni dal 2001 tornano i saccheggi nei supermercati

Provincia di Bariloche. Ieri un centinaio di persone provenienti dalle favelas si è scontrato con le forze dell’ordine dopo essere entrate in un supermercato. In breve ne è nata una vera e propria rivolta.

21 Dicembre 2012 - 17:51

In concomitanza con la grande manifestazione di Buenos Aires che celebra gli 11 anni dal 19 e 20 dicembre, i giorni della massiccia protesta contro le politiche neo-liberiste che generarono la gravissima crisi economica che portò al default, centinaia di persone saccheggiano negozi e si rendono protagonisti di gravi scontri con la polizia nel sud dell’Argentina.

Da varie settimane la provincia di Bariloche è in fermento a causa dei tagli ai piani sociali decisi dal governo provinciale e da qualche giorno correva voce che qualcosa di simile sarebbe potuto accadere: due mesi fa c’erano stati scontri tra gli abitanti delle baraccopoli e la polizia locale, famosa per il suo comportamento estremamente violento.

Nella regione la tensione è altissima già dal 2010, quando durante una manifestazione ad Alto de Bariloche tre giovani erano stati uccisi dalle pallottole sparate dalla polizia antisommossa, continue inoltre le repressioni poliziali e giudiziarie subite dagli attivisti che in questi due anni non hanno mai smesso di chiedere giustizia per quegli avvenimenti.

I tagli ai piani sociali del governo non hanno di certo calmato gli animi: già da un paio di giorni, Omar Goye, il sindaco della cittadina, aveva chiesto ai proprietari dei supermercati di donare a
chiunque ne facesse richiesta un pacco – dono, con alimenti basici: alcuni di questi cestini erano già in distribuzione per calmare le acque.

Ma questa mattina, dopo le 9;30, un gruppo composto da circa un centinaio di persone provenienti dalle favelas adiacenti all’area dei centri commerciali si è scontrato con le forze dell’ordine dopo essere entrate in un supermercato. In breve la situazione si è mutata in una vera e propria rivolta che si è scatenata per le strade della città costringendo la polizia a scappare dall’area metropolitana: ufficialmente non si contano feriti, ma decine sono i supermercati, le
macellerie ed i depositi che risultano saccheggiati. Benchè la propaganda mediatica attribuisca le violenze e i saccheggi ad adolescenti o alla criminalità organizzata, dalle immagini trasmesse
dalle televisioni è chiara la composizione sociale dei cosiddetti “rivoltosi”: si tratta di famiglie intere, donne con bambini piccoli che stringono beni di prima necessità come pasta e biscotti. Ecco il vero volto del miracolo argentino.

Ilaria Camplone (Centro Studi in Salute Internazionale, Università di Bologna)
Simone Tufano (Vag61, Bologna)