A fronte di assenze, silenzi, variazioni non previste e ritardi nei lavori, le realtà di via Fioravanti scrivono una lettera-denuncia all’amministrazione, chiedendo risposte certe riguardo il destino dell’area Ex-Mercato.
Quando verrà realizzato (verrà realizzato?) il passante nord-sud da RFI? Quale futuro per Xm24 e CampiAperti? A quando la nuova sede per Dojo Equipe e Katia Bertasi? Queste sono alcune delle domande che realtà ed associazioni attive nella zona di via Fioravanti hanno rivolto alle istituzioni comunali, in merito al destino dell’area.
> Il comunicato:
Osservatorio Bolognina – Lettera alle istituzioni
Questo documento vuole essere funzionale al primo incontro dell’Osservatorio Bolognina, assemblea autoconvocata sulle trasformazioni urbanistiche in corso nel Quartiere che ha deciso di darsi struttura permanente in seguito a un partecipato incontro svoltosi il 18 febbraio scorso presso il Centro Katia Bertasi.
L’assemblea, motivata dall’esigenza di un confronto pubblico sugli esiti del Laboratorio di Urbanistica Partecipata Ex-Mercato Ortofrutticolo, era stata promossa da un gruppo eterogeneo di Associazioni, Spazi sociali e Comitati che operano da tempo nella zona dell’Ex-Mercato e nella Bolognina e che nel corso degli ultimi anni si sono scontrati con la lontananza ed i silenzi delle Amministrazioni Comunali e di Quartiere. Accomunate dalle stesse difficoltà di comunicazione con le istituzioni, si sono quindi trovate a dialogare realtà molto diverse tra loro, quali il Centro Katia Bertasi, lo Spazio Pubblico Autogestito XM24, l’Associazione Campi Aperti, la Palestra Dojo Equipe e il Comitato Carracci.
Realtà diverse per finalità e mezzi, ma vicine nell’interesse e nell’impegno attivo a favore della socialità nel quartiere Bolognina/Navile. Le istanze delineate nel corso dell’incontro spaziano dalle tematiche legate alla partecipazione sino ai tempi ed alle modalità di avanzamento dei lavori dei cantieri che interessano la zona, passando per le problematiche ambientali e di vivibilità del Quartiere. Nell’occasione sono state presentate due petizioni: la prima promossa da XM24/Campi Aperti, la seconda da tutte le realtà confluite nell’assemblea autoconvocata.
Nel giro di poche settimane le due petizioni hanno raccolto oltre 8000 firme, a dimostrazione che i problemi e le domande avanzate sono pertinenti e di pubblico interesse. Il primo incontro assembleare ha visto infatti una buona partecipazione di cittadine e cittadini, interessati a comprendere quale futuro si prospetta per il Quartiere e ottenere risposte circa la logistica e la tempistica dei cantieri. Come introduzione è stato proiettato un breve video che sintetizza le domande che le realtà sociali quotidianamente operanti nel territorio si pongono ormai da tempo, essendo direttamente colpite dai disagi provocati dai cantieri.
Il video è disponibile qui. Nella prima parte della serata, gli esponenti degli spazi hanno ribadito il proprio comune impegno alla condivisione delle informazioni e alla ricerca di soluzioni idonee ai problemi evidenziati. L’accento e’ stato posto su come, in assenza di forme adeguate di comunicazione e sostegno da parte dell’Amministrazione, tanto i cittadini e le cittadine che gli spazi sociali e le associazioni siano costretti a far fronte da soli a questioni che interessano l’intera collettivita’. Dall’esposizione di questi dubbi e di questi disagi si e’ giunti alla decisione di convocare un secondo incontro che abbia all’ordine del giorno la costituzione di un Osservatorio di Quartiere (Osservatorio Bolognina), ovvero un’assemblea pubblica di tutte le associazioni, gli spazi sociali, i cittadini e le cittadine desiderosi di partecipare al monitoraggio dei processi di sviluppo urbano della Bolognina.
L’Osservatorio si autoconvoca senza attendere inviti o benestare ufficiali, trovando la sua ragion d’essere nell’impegno degli/delle abitanti del quartiere a partecipare e a condividere informazioni ed esperienze. Il sentimento diffuso è che, dopo la prima positiva fase avviata con i lavori del Laboratorio di Urbanistica Partecipata, le fasi successive, anche quando previste dall’Amministrazione (come nel caso del Cantiere Mercato), siano completamente mancate e siano venute meno proprio nel momento più delicato, quando la dinamica di partecipazione e condivisione doveva essere maggiormente garantita a tutela della cittadinanza. Confidando nel vostro interesse,
Osservatorio Bolognina