Acabnews Bologna

Apre “Indirizzo precario”

Uno sportello aperto tutti i mercoledì al centro sociale Tpo di via Casarini: consulenze, supporto organizzativo e tutela giuridica.

04 Maggio 2010 - 11:20

INDIRIZZO PRECARIO

ovvero… Precari contro la crisi!

LO SPORTELLO SARA’ APERTO TUTTI I MERCOLEDì DALLE 17 ALLE 19
presso il Centro Sociale TPO di Via Casarini 17/5

> Per info: indirizzoprecario@gmail.com

Nel contesto di crisi globale e di profonda ristrutturazione del mercato del lavoro che stiamo attraversando, la condizione di precarietà gioca un ruolo sempre più importante.
Nel momento in cui il tempo di lavoro tende sempre più a coincidere con il tempo della vita, la precarietà si fa infatti condizione esistenziale e investe corpi, affetti e passioni. Non può più essere considerata come un momento di passaggio, temporaneo, verso una condizione lavorativa ed esistenziale più stabile, come avveniva fino a qualche anno fa, ma deve essere ormai ritenuta una condizione permanente ed identificativa della moderna condizione di vita e di lavoro dei singoli individui.
Se storicamente questi cambiamenti hanno anche significato l’apertura di spazi di libertà ed autonomia dal lavoro salariato e subordinato, oggi, nel pieno della crisi globale, la precarietà sembra identificarsi con gli aspetti più deleteri di questi processi di cambiamento, e cioè la ricattabilità, la mancanza di tutele, l’intermittenza dei periodi lavorativi in assenza di forme di dignitose di sostegno al reddito, l’inesistenza di un reddito minimo garantito degno di questo nome, lo strapotere padronale.

Il “lato oscuro” della crisi sembra essersi manifestato in tutta la propria violenza proprio nei confronti di questo nuovo segmento della forza lavoro, costituito da soggetti impiegati con contratti a termine, co.co.pro, interinali, part-time, false partite iva, migranti sotto ricatto del permesso di soggiorno, lavoratori in nero ecc.
Soggetti che più di altri, in un contesto di difficoltà generalizzata, la crisi la pagano e la pagheranno quotidianamente.
Tuttavia, contrastando l’ineluttabilità di questi processi, ci rifiutiamo di subire ancora, o di aspettare che partiti e sindacati “mettano qualche pezza” ad una situazione che non capiscono e che non conoscono.
Abbiamo quindi deciso di partire da noi, dalla nostra condizione soggettiva di precari, giovani, studenti, disoccupati, migranti, persone e soggetti molto diversi ma che hanno anche in comune qualcosa, eccetto forse l’esperienza del lavoro subordinato a tempo indeterminato, e che proprio per questo hanno deciso di auto-organizzarsi ed autotutelarsi, come già abbiamo fatto nei mesi scorsi.

Per questo e per molti altri motivi abbiamo deciso di dare vita al progetto Indirizzo precario che, operante come un vero e proprio sportello di autotutela dei lavoratori precari ed avvalendosi della collaborazione di uno studio legale, sia in grado di fornire strumenti concreti di:

– consulenza e informazione su contratti, strumenti di sostegno al reddito ecc.
– supporto organizzativo in caso di vertenze
– tutela giuridica

Un’iniziativa che parte dal basso, autonoma da partiti e sigle sindacali, ma che vuole crescere proprio dall’esperienza diretta e quotidiana di questi processi.
Un’iniziativa che vuole anche proporre e sperimentare altre risposte alla crisi, come l’istituzione, a livello regionale, di una forma di reddito minimo garantito e che per questo aderisce e sostiene la campagna Yes we Cash!.

Centro sociale Tpo