Il sindacato interviene a seguito delle notizie di stampa sulla revoca dell’aggiudicazione a una cooperativa il cui cda è presieduto dal cognato di un dirigente ospedaliero e sull’iscrizione a registro dei due da parte della Procura.
“Siamo preoccupati, ma non sorpresi, della superficialità che la dirigenza, sia regionale che ospedaliera, applica nel controllo e nella gestione del bene pubblico sanità”. Lo scrive il Sindacato Generale di Base, commentando la recente notizia di stampa della sentenza del Consiglio di Stato con la quale è stata revocata l’assegnazione di un appalto del Policlinico Sant’Orsola, vinto inizialmente da una cooperativa reggiana, e del fascicolo aperto in procura in seguito all’esposto di un altro concorrente alla gara d’appalto e che vede indagati per abuso d’ufficio e falso ideologico un dirigente ospedaliero e del presidente del cda della cooperativa, fratello della moglie del primo.
Prosegue il sindacato: “I prospetto di un danno erariale per il Policlinico S. Orsola e la situazione sopra descritta, in un paese normale, vedrebbe la presentazione di dimissioni immediate del direttore generale che viene a sapere delle questioni gravi dai giornali locali e non dal controllo del suo operato.Faremo il possibile per informare i cittadini di quello che succede all’interno del nostro luogo di lavoro e per tutelare i lavoratori che vergognosamente si vedono sballottati continuamente in giochetti di potere tra un appalto e l’altro”.
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