E’ una studentessa 25enne, accusata di resistenza a pubblico ufficiale. Un’altra persona è stata identificata. Continuano le valutazioni sulla mobilitazione da parte delle realtà che hanno partecipato alla giornata: “Risposta straordinaria da parte di una Bologna antifascista unita, compatta e numerosissima”.
Una manifestante denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, un’altra identificata e due agenti feriti in modo lieve. Questo è il bilancio fornito dalla Questura sulla manifestazione antifascista di due giorni fa contro il comizio di Forza Nuova in piazza Galvani. La manifestante denunciata è una studentessa 25enne.
Quella di lunedì “è stata una giornata straordinaria per Bologna: migliaia di persone sono scese in piazza contro il comizio elettorale di Forza Nuova e Roberto Fiore, determinate a impedire con ogni mezzo necessario qualsiasi tipo di propaganda fascista. “, scrivono intanto Tpo e Làbas, aggiungendosi ai commenti riportati ieri su questo giornale. “Migliaia di antifascist@ hanno resistito alle cariche del reparto mobile e senza timore il corteo è ripartito. Una marea antifascista e determinata ha manifestato per le strade del centro, sui viali cittadini fino ad arrivare proprio in piazza Galvani, libera dai fascisti e dalla polizia che li ha protetti tutto il giorno”, continua il comunicato, che in un altro passaggio sottolinea: “In questi tempi chi si appella alla libertà di parola indiscriminata è complice della violenza fascista, dei loro crimini squadristi nei confronti di chiunque non sia maschio etero, italiano e bianco. Lo abbiamo detto e lo abbiamo ripetuto a gran voce: il fascismo non è un’opinione ma è un crimine. E’ un crimine cui serve una risposta come quella di ieri (lunedì, ndr), di una Bologna antifascista che unita, compatta e numerosissima non ha lasciato alcuno spazio a chi vorrebbe controllare i nostri corpi di donne libere, a chi vorrebbe annullare le differenze, a chi propaga odio razziale. Ieri (lunedì, ndr), come il 16 febbraio dello scorso anno, siamo sces@ in piazza con un corteo colorato e meticcio, che ripudia la violenza patriarcale della polizia così come dei forzanuovisti. Siamo la Bologna antifascista e transfemminista, nipote dei partigiani e delle partigiane che hanno resistito al regime fascista e hanno liberato la nostra città. Siamo la Bologna dei migliaia di corpi e di idee che ieri (lunedì, ndr) e ogni giorno lotta e pratica conflitto per cambiare l’esistente, e ribadisce ancora una volta: no pasaran!”.