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Ancora un picchetto, ancora uno sfratto rinviato

Social Log: “La storia di Najat ricalca quella delle 2.000 famiglie che in questa città, ogni anno, sono costrette a subire uno sfratto per morosità incolpevole”.

02 Dicembre 2014 - 13:12

Sfratto rinviato: #Najatnonesce

_DSC7591 copiaTempi difficili quelli della crisi, tempi scanditi da decine di sfratti al giorno, ogni giorno, tempi in cui la resistenza si traduce in una strenua lotta per mantenere viva l’unica cosa che questo ingiusto sistema economico non è ancora riuscito a strapparci via, la dignità. Così anche stamattina, come ormai succede da un anno a questa parte, un altro picchetto antisfratto, la solidarietà e l’impegno di Social Log, della Bologna meticcia, delle famiglie degli occupanti resistenti che insieme riescono, ancora una volta, a conquistare un rinvio per la famiglia di Najat. La storia di Najat ricalca quella delle 2.000 famiglie che in questa città, ogni anno, sono costrette a subire uno sfratto per morosità incolpevole.

Una storia dai contorni tristi, espressa dalla sofferenza per una malattia durissima da affrontare, il cancro. Una difficile lotta per la sopravvivenza, gli ospedali, le cure, l’assenza dal lavoro ed il licenziamento. Questa è la colpa di Najat, quella di essersi ammalata, perchè nonostante l’invalidità, in questa città, non c’è più nessuno che tutela ed aiuta le persone in stato di indigenza.

Questa volta insieme alla denuncia della drammatica situazione abitativa del nostro paese e dell’incapacità delle amministrazioni di far fronte a questa emergenza, ci sentiamo di dover parlare di un altro grande problema del nostro tempo, la totale assenza di tutele e di diritti dei lavoratori con contratti precari.

Najat non riesce a pagare l’affitto perchè è stata licenziata ed è stata licenziata perchè malata di cancro. Una vergogna, un ingiustizia, un affronto al senso di umanità che può appartenere solo ad un mondo profondamente disonesto, che proprio per questo motivo può vederci solo dall’altra parte della barricata, a combattere per i diritti per la dignità per una casa e un reddito per tutt@.

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