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Ancora senza sbocco la situazione del Gruppo Delta: a rischio 350 lavoratori

Nessuna soluzione per il gruppo finanziario Delta, i lavoratori tornano a mobilitarsi. A rischio 350 posti di lavoro.

09 Febbraio 2010 - 08:39

Dopo le mobilitazioni di dicembre futuro ancora incerto per i lavoratori del gruppo Delt:  si parla di 350 posti di lavoro che rischiano di saltare. I sandacati denunciano il disinteresse delle istituzione locali, comune, provincia e regione. “Tutto doveva concludersi a dicembre, ma ancora non si hanno notizie aggiornate. Se continua così si va verso la liquidazione, con posti di lavoro in fumo: Bologna si può permettere 350 persone a casa, sopratutto in un periodo di crisi economica come questa?” dichiara la Cgil provinciale.

Il Gruppo Delta è tra le realtà al credito al consumo più conosciute d’Italia, con una rete di filiali sparse in tutta la penisola, con un totale di 900 dipendenti, di cui 350 collocati nella sede centrale  in via Cairoli a Bologna. Da maggio 2009 la società è commissariata dalla Banca d’Italia (che al momento provvede all’erogazione degli stipendi) a causa del coinvolgimento dei vertici societari nell’inchiesta per reciclaggio denominata “Re Nudo”.

L’acquisto del Gruppo doveva avvenire a dicembre 2009 da parte del Gruppo Intesa, ma al momento non è stata effettuata nessuna offerta uffiiciale. Se la situazione non dovesse sbloccarsi i lavoratori saranno inevitabilmente licenziati. Per questo motivo è prevista una mobilitazione il 12 e il 15 febbraio, con un banchetto informativo in piazza Galvani finalizzato alla sensibilizzazione dei cittiadini e delle istituzioni per scongiurare l’ennesima speculazione sul lavoro.