Acabnews Bologna

Anche oggi cariche davanti alla mensa [foto+audio+video]

Il Cua torna a protestare contro ateneo, Er.Go e gestione aziendalista della mensa universitaria con flash mob e pranzo sociale. Domani nuova manifestazione.

26 Ottobre 2016 - 15:00

Foto ZicDopo le violente cariche di ieri contro il tentativo di autoriduzione del prezzo del pasto della mensa universitaria, il Cua è tornato oggi davanti alla sede di piazza Puntoni per un flash mob e un pranzo sociale per protestare contro l’Università, l’ente per il diritto allo studio, la società che ha in gestione l’appalto della mensa, e le forze di polizia: tutti  sordi, quando non apertamente in opposizione, alle esigenze degli studenti in tema di diritto allo studio e welfare studentesco. Il presidio si è concentrato in via Zamboni,  per poi avvicinarsi alla sede della mensa di piazza Puntoni. Nei pressi dell’ingresso ci sono stati due diversi contatti con la polizia, che anche oggi ha caricato i manifestanti. Si è svolto quindi il pranzo, organizzato dalla Rete Eat the Rich, che per domani invita al consueto appuntamento del pranzo del giovedì non a Vag61, ma in via Zamboni, in solidarietà alla lotta degli studenti.

>Ascolta l’audio raccolto in piazza da Zeroincondotta:

 

Dal comunicato rilasciato ieri pomeriggio dal Cua, emerge la situazione di una mensa universitaria che è la più costosa fra tutte quelle italiane: “La mensa universitaria di Bologna è la più cara d’Italia. Dopo due anni di autoriduzioni, di lotta contro questo scempio, dopo migliaia (sì, migliaia) di pasti completi consumati al giusto prezzo di 3 euro, Ergo ed Università decidono di sbattere in faccia a tutti e tutte noi una riduzione di 20 centesimi. Invece di 6 euro, da dieci giorni un pasto completo costa 5.80. Una beffa vera e propria, raccontata in pubblici proclami di democrazia e vicinanza agli interessi degli studenti. Di fronte a ciò la scorsa settimana siamo tornati a pretendere un giusto prezzo e la mensa ha chiuso, ha serrato i propri interessi dietro i portoni di ingresso, intanto che all’interno i dirigenti si sedevano comodamente a mangiare.” – e concludono:Foto Zic “E’ dunque proseguita oggi una scientifica e precisa rappresaglia contro il welfare studentesco, perpetrata con aggressioni manu militari da chi racconta pubblicamente di risolvere problemi, quando la realtà è tutt’altra: l’Università di Bologna invece di garantire servizi accessibili a tutti e tutte, ne appalta la gestione a multinazionali (Elior) che colgono la ghiotta occasione per arricchirsi. Che le istituzioni universitarie e cittadine di Bologna schifassero i bisogni reali degli studenti e delle studentesse precari, dei giovani disoccupati o senza casa ben lo sapevamo. Quando dopo un’occupazione dell’ufficio dell’assessore regionale al welfare Gualmini il PD non ha niente di meglio da dire che “gli alloggi universitari non sono una priorità”, quando la mensa chiude le porte in faccia e sbeffeggia gli studenti, bhe, le parti sono chiare.”

Alle 18 di oggi gli studenti invitano tutte e tutti a partecipare all’assemblea che si terrà al 38 di via Zamboni, originariamente convocata sul tema del disagio abitativo per gli studenti fuori sede, ma che oggi assume anche il carattere di una discussione generale sulla situazione del diritto allo studio e del conflitto in atto con l’Università.Foto Zic

> I video delle cariche: