Acabnews Bologna

Anche dal 38 occupato ci si prepara ad accogliere Salvini

Si è concluso così il corteo/parade di ieri sera. Crescono iniziative e appuntamenti in vista di domenica. Berlusconi annuncia che ci sarà e la Lega annuncia una zona protetta di 700 metri attorno a piazza Maggiore.

06 Novembre 2015 - 10:44

Parade antirazzista - © Michele LapiniProsegue la mobilitazione di Bologna in vista della giornata di domenica, che vedrà più piazze contrapporsi alla manifestazione nazionale organizzata dalla Lega nord. Sul palco oltre a Matteo Salvini e Giorgia Meloni ci sarà, come ufficializzato ieri, anche Silvio Berlusconi. Attorno a piazza Maggiore, dove si svolgerà l’evento delle destre, la Lega ha fatto sapere che ci sarà una zona protetta del raggio di 700 metri. Si svolgerà oggi, comunque, la riunione del Comitato per l’ordine pubblico dedicato alla giornata di dopodomani. Intanto, come si diceva, non si fermano le iniziative organizzate per avvicinarsi all’appuntamento. Ieri sera per esempio si è svolto il corteo/parade del Cua “che ha attraversato le strade della Zona Universitaria e si è concluso con l’occupazione della facoltà di Lettere e Filosofia di via Zamboni 38”, come racconta il collettivo: “Siamo partiti in tanti da piazza Verdi, dirigendoci verso via Irnerio, dove, tra gli slogan contro la Lega e le strofe dei rappers militanti Kento e Picciotto, è stato srotolato un mega striscione verticale che ribadisce che a Bologna Salvini non è gradito. Dopo aver praticato il blocco dei viali, il corteo è poi tornato in via Zamboni, dirigendosi verso la Facoltà di Lettere e Filosofia, occupandola: da stanotte fino a domenica la facoltà occupata diventerà uno spazio di autorganizzazione per preparare al meglio la difesa della nostra città!”.

Sempre ieri, in piazza Maggiore si è svolto un flash mob degli studenti medi e in piazza Nettuno un presidio davanti al sacrario dei caduti partigiani, organizzato da Ross@ che spiega: “Una iniziativa di informazione e di denuncia riguardo la calata di Salvini e della sua Lega nord che hanno scelto Bologna per la loro manifestazione nazionale. Non è assolutamente fuori luogo manifestare qui davanti al sacrario dei partigiani la nostra rabbia e il nostro disprezzo per quello che Bologna dovrà subire con l’invasione leghista di questo fine settimana. Il carattere fascioleghista della manifestazione dovrebbe essere evidente a tutti. L’ultima conferma della gravità della situazione è la diffusione di materiale di propaganda della Leganord dove si parla di cacciare le ‘zecche’ rosse”. Per domenica Ross@ dà appuntamento alle 9,30 in via Irnerio 13 per raggiungere il concentramento di ponte Stalingrado.

Ancora ieri a Vag61 c’è stata la presentazione di “Inchiesta sui morti di Cie: storie di ordinaria detenzione amministrativa”, organizzata da Salute dietro le sbarre che scrive in un comunicato: “Crediamo che questo sia il modo migliore di accogliere la Lega nord a Bologna. Il rumore che faremo in piazza sabato sarà rinforzato, riempito di significato e forza dalle iniziative organizzate da chi non vuole la Bologna del silenzio ingombrante, bensì quella della solidarietà, che si costruisce nella quotidianità di tutti i giorni. Ognuno a modo suo. Bologna ultimamente brancola nel buio, il calore che raggiungeva chiunque vi giungesse e’ stato sostituito dalla violenza di chi se la prende con gli ultimi. Gli sgomberi delle ultime settimane sono solo la punta di un iceberg che nasconde l’ incapacità delle istituzioni a confrontarsi con le realtà sociali che dovrebbero essere da esse rappresentate e difese. Non è questa la Bologna che vogliamo. Salvini usa le parole come pietre, noi, al contario, crediamo fermamente che siano semi”.

Anche i “R’esistenti di via del Pratello” (Libera Repubblica, Anpi Pratello, associazioni e residenti della strada) preparano il loro contributo: “Sabato 7 l’appuntamento è in piazza 7 novembre 1944 alle 11,30 per la commemorazione dell’anniversario della battaglia di Porta Lame. In seguito, ci si trasferirà in via del Pratello per impavesare la strada con bandiere rosse raffiguranti le famigerate zecche evocate da Salvini. Dalle 15 in piazza San Francesco è previsto un laboratorio per bambini durante il quale si disegneranno gli striscioni che saranno esposti nelle diverse manifestazioni del giorno seguente. In perfetto stile pratelliano, non mancherà il buon vino! Domenica 8, l’appuntamento mattutino è alle 9 davanti al Circolo Pavese (via del Pratello 53) per la Colazione R’esistente e inFestante in vista della lunga giornata che vedrà le componenti della resistenza pratelliana dividersi tra le varie iniziative e manifestazioni previste”.

Poi c’è la Favolosa Coalizione, che vuole “ripartire da nuove visioni di società e di convivenza che mettano al centro le diversità e l’autodeterminazione di ogni soggettività, piuttosto che l’esclusione e la repressione. Rivendichiamo il diritto di attraversare i confini fra i paesi così come quelli fra i sessi e fra i generi. Contro chi erige muri noi ripartiamo dai nostri corpi e dai nostri desideri. Contro chi chiude le frontiere ripartiamo facendo saltare ogni confine. Liberiamoci da machismo, razzismo e sessismo. Ripartiamo dalle diversità. Liberiamoci dai medici obiettori, ripartiamo dall’autodeterminazione. Liberiamoci dai confini. Ripartiamo dal diritto di transito”. Gli appuntamenti a cui parteciperà la Favolosa Coalizione sono: “Bici batte ruspa” (oggi alle 15,30 da piazza XX Settembre), il presidio dei e delle migranti (sabato alle 10,30 davanti alla Prefettura) e l’appuntamento del Pratello R’Esiste (sempre sabato alle 15 in piazza San Francesco).

Batte un colpo anche l’Anpi provinciale, che ha scritto alla Prefettura per richiedere che domenica venga protetto il sacrario dei caduti partigiani, perchè “quel luogo non dovrebbe neppure essere avvicinato dai fascisti”. Infine, da Prc e Giovani comunisti arriva la proposta di un ulteriore concentramento per domenica mattina: l’invito è a ritrovarsi alle 9 in piazza delle Medaglie d’oro, di fronte alla stazione ed in particolare “davanti alla lapide che ricorda la strage fascista e di stato del 2 agosto 1980”.