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Amianto, almeno 134 nuove diagnosi di mesotelioma nel 2022

I dati, ancora non definitivi, diffusi nei giorni scorsi durante l’assembea dell’Associazione familiari e vittime dell’amianto (Afeva): il conteggio partito nel 1996 sale a quota 3.357. L’associazione intanto “chiede conto alla Regione della mancata realizzazione del Registro degli ex esposti” e sottolinea che “c’è ancora molto da fare” sulla mappatura dei materiali.

26 Aprile 2023 - 16:41

Secondo i dati parziali sui casi di mesotelioma (tumore raro ma dalla riconosciuta correlazione con l’esposizione professionale o ambientale all’amianto) in Emilia-Romagna le nuove diagnosi nel corso del 2022 sono state almeno 134, l’anno precedente erano 158.

Si aggiorna così il conteggio a partire dal 1 gennaio 1996 al 31 dicembre 2022, contenuto del report del Registro mesoteliomi regionale illustrato nel corso dell’assembea degli iscritti dell’Associazione familiari e vittime dell’amianto (Afeva): sono 3357 gli episodi registrati in tutta la regione, 2870 classificati come certi, 174 come probabili e 313 come possibili. Il dato riferito al territorio metropolitano di Bologna è invece 741.

Il settore produttivo più coinvolto è quello delle costruzioni edili (283 casi), seguito da quello della costruzione e riparazione di materiale ferroviario (207), dall’industria metalmeccanica (181), quella alimentre (164, in molti casi riferiti a zuccherifici), dalla manifattura del cemento (131) e dalla produzione di prodotti chimici e materie plastiche (113 casi).

L’Afeva intanto “chiede conto alla Regione della mancata realizzazione del Registro degli ex esposti, deliberato dalla stessa Regione qualche anno fa, dopo l’approvazione del Piano Amianto”: in questo registro “dovrebbero confluire tutti i lavoratori che hanno un certificato di esposizione all’amianto all’Inps e all’Inail e tutti quelli su cui l’Ausl ha fatto delle indagini, ad esempio quelli delle ex Officine grandi riparazioni di Bologna e dell’Eternit di Rubiera”. Quindi, spiega l’associazione, “se ci fosse questo elenco nominativo ci sarebbe la possibilità di vedere quanti di questi ex esposti si sono ammalati, e se il tasso di incidenza rispetto al resto della popolazione è più alto”, e forse potrebbero emergere altri dati significativi, “ad esempio quante sono, probabilmente, le vittime di tumori diversi dal mesotelioma”.

Inoltre, secondo l’Afeva in Emilia-Romagna “è stato fatto un buon lavoro” per quanto riguarda la mappatura dei materiali contenenti amianto (Mca), però “c’è ancora molto lavoro da fare, perché questa mappatura è ancora parziale” ed è stata fatta a livelli diversi nelle varie province: dunque data “l’enorme quantità di Mca ancora presenti sul territorio”, è necessario “richiamare i Comuni ad un maggiore protagonismo”.