Comincia con un’ondata di riappropriazioni da parte dei movimenti per l’abitare la settimana di mobilitazione che culminerà con la sollevazione generale di sabato 19.

Prima giornata della settimana transnazionale di sollevazione promossa dall‘hubmeeting di Barcellona, che in Italia condurrà alla manifestazione romana di sabato 19 ottobre. I movimenti per l’abitare hanno dato vita ad una serie di occupazioni abitative e iniziative in diverse città italiane. A Roma è andato in onda il terzo Tsunami Tour, con l’occupazione di diversi stabili (tra cui una chiesa abbandonata) e l’invasione di un terrreno di proprietà del gruppo Ligresti a Casal Boccone. Un’ondata che ha investito stabili di proprietà pubblica e privata, a cui hanno preso parte anche centinaia di profughi che hanno occupato uno stabile in via Curtatone.
Altre iniziative di riappropriazione si sono svolte a Parma dove la “Rete Diritti in Casa” ha occupato uno stabile in centro che darà un tetto a 5 famiglie. A Rho invece è stato occupato uno stabile di proprietà dell’Unicredit come risposta all’emergenza abitativa e alla speculazione che colpisce questa città coinvolta nei processi di trasformazione dell’Expo 2015. Anche a Monza è stato occupato uno stabile per dare vita a “un punto di incontro per riflettere insieme sui problemi generati dalla crisi” e per offrire una soluzione al problema abitativo. A Livorno il movimento per l’abitare ha inaugurato la mensa popolare e il consultorio medico popolare, mentre alcuni attivisti hanno occupato un terreno agricolo per realizzare orti sociali. A Pisa infine gli attivisti hanno abbattuto un muro di uno stabile sfitto vicino alla stazione con 80 appartamenti vuoti.