Pesantissime misure cautelari contri sette attivisti che parteciparono alla manifestazione cittadina lanciata dall’Onda contro la presenza del Minisro dell’Interno a Bologna il 28 settembre 2009.
La procura di Bologna ha chiesto l’obbligo di firma per sei attivisti bolognesi e i domicialiari per un settimo che il 28 settembre dello scorso anno contestarono la presenza del Ministro Maroni. Il corteo contro la visita di Maroni a cui parteciparono gli studenti dell’Onda, e gli attivisti di Tpo e Crash portando in piazza canotti, salvagenti e materassini gonfiabili, per “respingere” il ministro e protestare contro le politiche xenofobe e razziste dei respingimenti, riuscì raggiungere via Cartoleria dove la polizia in assetto antisommossa bloccò la strada e caricò i manifestanti.
“Sono misure gravissime- protesta Gianmarco De Pieri del Tpo- e per una contestazione totalmente pubblica, di un anno fa, contro il ministro Maroni”. Nel pomeriggio è attesa una conferenza stampa per rispondere all’ennesimo svolta repessiva della procura.